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RedazioneLa distribuzione in Vending è sempre più gradita, lo attesta un’indagine condotta da IPSOS per CONFIDA, dal quale si rileva che il 93% dei consumatori è soddisfatto dei negozi automatici H24 perché più veloci dei tradizionali punti vendita (44%), per la comodità (29%), per il rapporto qualità/prezzo (27%), oltre che per la possibilità di accedervi ad ogni ora. Inoltre, il 66% dei consumatori, durante il periodo del Covid si è sentito sicuro nel frequentarli.
Sodexo Italia, azienda che opera nei servizi per la qualità della vita, ha presentato Brio!, nuovo servizio di food delivery pensato per uffici e PMI che non dispongono di un ristorante aziendale interno, ma vogliono contribuire al benessere dei collaboratori in un mondo del lavoro sempre più digitale e attento alla sostenibilità. Inizialmente disponibile sui territori di Milano e Roma, Brio! nasce per rispondere alle esigenze di un mercato profondamente cambiato in seguito al Covid, fornendo un servizio flessibile e dinamico per offrire ai dipendenti pranzi gustosi, sicuri e di qualità.
Soplaya, la start up friulana che mette in contatto 1.300 ristoranti con più di 250 produttori in tutta Italia, continua a crescere nonostante la crisi, anzi, forse grazie alla crisi da Covid, segnando un +100% nel 2020. Obiettivo: aiutare i gestori ad acquistare i migliori ingredienti direttamente dai produttori, semplificando gli approvvigionamenti grazie a una piattaforma digitale, offrendo un servizio con consegne giornaliere. Dopo aver registrato un ulteriore raddoppio di crescita nei primi sei mesi del 2021, Soplaya apre un secondo hub in Veneto.
Dopo lo straordinario successo della prima edizione, torna il Boot Camp & Horeca Work Forum, specialistici ed esclusivi eventi ideati e organizzati da Planetone. Già fissate le date, il 6 e il 7 settembre ribalta per i locali serali, mixology bar e caffetteria, dal 13 al 14 settembre spazio a food, ristoranti, hotel e caffetteria. Non cambia la location, sempre nel cuore dell’Umbria, in strutture belle ed affascinanti come il Borgo Antichi Orti di Assisi.
Anche l’editoria enogastronomica va in blockchain. La scelta è dell’editore La Pecora Nera: «Il motivo – secondo quanto comunica la stessa casa editrice – è che le guide enogastronomiche, sono spesso accusate di scrivere di ristoranti senza visitarli, una prassi poco corretta che non appartiene a La Pecora Nera che, appunto, ora certifica le proprie visite con la inoppugnabile garanzia che offre il Blockchain».
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