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4 anni fail
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RedazioneL’anno orribile della pandemia ha falcidiato i livelli occupazionali nell’Horeca. L’ufficio studi di Fipe-Confcommercio, ha raccolto ed elaborato i dati INPS relativi ai livelli occupazionali del 2020: bar, ristoranti, discoteche, imprese di catering e banqueting hanno perso 243mila occupati rispetto al 2019, quando sfioravano il milione. A sparire sono stati principalmente cuochi, camerieri, barman e, tra questi, anche poco meno di 20 mila apprendisti. Proprio i giovani pagano il conto più salato di questa crisi: 7 su 10 di coloro che hanno perso il lavoro hanno meno di 40 anni.
Per far fronte alle criticità sono in aumento i cosiddetti ristornanti clandestini che aprono di nascosto in barba alla legge. Come alcuni ristoratori della provincia di Varese che si promuovono con una chat su Telegram, con tanto di indirizzi e numeri di telefono, magari come finte mense aziendali. Lo scoop è stato fatto da Striscia la Notizia, che è entrata con le sue telecamere nei ristoranti clandestini tra cuochi, camerieri e clienti, poche mascherine e tanto stupore. Multe in arrivo.
Ma a parte i clandestini, lo stop a bar e ristoranti fino a Pasqua in tutta Italia, Sardegna esclusa, sposta di fatto la spesa nel canale domestico, dove supermercati e discount si preparano all’assalto dei clienti dove Coldiretti stima un +20% rispetto alla scorsa settimana. Il virus pare non circoli fra i banchi del supermercato. Nonostante il fermo dei locali Horeca sono oltre tre milioni gli italiani che – precisa la Coldiretti – continuano a lavorare nella filiera alimentare: dalle campagne, alle industrie fino ai negozi e ai supermercati.
Marco Pesaresi è il nuovo Direttore Generale di Ferrarelle S.p.A.. Nello svolgimento delle sue attività, Pesaresi riporterà direttamente al Presidente, Carlo Pontecorvo, e si occuperà di sviluppare ulteriormente le strategie commerciali del Gruppo in Italia e sui mercati internazionali. Romano, classe ’68 e laureato in economia, Marco Pesaresi arriva in Ferrarelle dopo un’esperienza trentennale maturata come manager per alcuni dei maggiori colossi internazionali quali Coca-Cola HBC, Unilever e Sab Miller. Auguri!
Con i ristoranti in crisi gli chef si rifugiano negli hotel cercando sempre di più un’alleanza con i grandi alberghi che, comunque, sono rimasti aperti con il servizio a tavola per i clienti e che, dal canto loro, puntano a garantire per la prossima stagione una nuova esperienza. Ecco che grandi catene o storiche famiglie investono nelle loro strutture, puntando proprio sulla ristorazione dell’hotel che in un’altra estate, probabilmente difficile, potrà diventare una chiave di attrazione.
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