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RedazioneFra i diversi trend in atto nei consumi fuoricasa, non appena si tornerà full open, si prevede una ristorazione “fast” sempre più vegan. Secondo un’indagine condotta da Innova Marketing Insights ci sarà una vera e propria impennata di consumi a base vegetale, raggiungendo una crescita del 20% entro il 2024. Secondo gli esperti di Bank of America, inoltre, quello dei cibi vegani è un mercato che crescerà del 10% a livello globale, raggiungendo un valore di 300 miliardi di dollari entro il 2025.
Il prossimo Governo, a guida Draghi, dovrà riscrivere il “Recovery Plan”. È quanto sperano gli operatori Horeca e le loro associazioni di riferimento. Piano in cui, ad oggi, non si fa accenno ad un settore che ha subito danni enormi come quello Horeca. Fipe ribadisce che “Per essere realmente efficace, il Recovery Plan deve concentrare gli investimenti sulle filiere e in particolare sui segmenti in grado di garantire un positivo effetto moltiplicatore su valore aggiunto e occupazione”. Turismo e Horeca sono certamente fra questi.
Anche in Germania la birra ai tempi del Covid segna il passo. Nel 2020 le vendite complessive di birra sono diminuite del 5,5%, trascinate al ribasso dalle lunghe chiusure di bar e ristoranti dove le perdite hanno superato la doppia cifra. Anche i principali eventi e festival, che normalmente consumavano grandi quantità di birra, sono stati cancellati. La pandemia ha fatto certamente il suo, ma va detto che i consumi di birra in Germania sono in calo da anni.
Si chiamano EnoWebinars i seminari digitali che il Consorzio ViniVenezia 2021 organizza a sostegno delle imprese vitivinicole del territorio. A partire dall’11 febbraio docenti, esperti di marketing e comunicazione, giornalisti e tecnici, si alterneranno online con l’obiettivo di condividere conoscenze, strategie, buone pratiche e strumenti utili per gli operatori del mondo enologico.
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La ristorazione italiana è sempre molto creativa. Alle Officine Bistrot di Napoli si sono inventati le “family box”: su richiesta in ogni casa, arriva a domicilio, a più parenti, la stessa cena o lo stesso pranzo così, seppur distanti, tutti possono gustare gli stessi piatti. La scatola contiene uno speciale menù dall’antipasto al dolce sia di mare che di terra: polpo in doppia cottura su vellutata di patate al timo limonato, mozzarella fritta ripiena di salsicce e friarielli, paccheri con scorfano, vongole e zucchine, tortello ripieno di cacio e pepe, ombrina con scarola, olive e capperi, maialino glassato al vino rosso cotto a bassa temperatura, sfera di cioccolata e arancia, flan al pistacchio di bronte. Alla faccia del Covid.
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