Una ricerca di CGA by NielsenIQ che analizza come, nonostante il buon andamento dei consumi fuoricasa che stanno raggiungendo i livelli pre-pandemia, la crisi del costo della vita sta colpendo sempre più i consumatori italiani.
La ricerca rivela come il caro vita influisce sul comportamento di spesa. Lo studio mostra che quasi due consumatori su tre (62%) hanno registrato aumenti significativi delle spese domestiche, mentre il 52% ora paga di più per mangiare e bere fuori casa ed il 34% ora visita meno frequentemente i locali del fuoricasa rispetto a tre mesi fa. Questo il dato non proprio positivo, di buono c’è secondo la ricerca che la metà dei consumatori non ha cambiato la sua abitudine nella frequenza dei locali. Un nucleo ristretto del 16% esce a mangiare e bere più spesso.
Che previsioni per i prossimi tre mesi?
Il 36% dei consumatori prevede di mantenere la spesa attuale per mangiare e bere fuori. Al contrario, altri consumatori ridurranno i loro livelli di visita, ma aumenteranno la loro spesa. Infatti, nonostante le pressioni sui costi, ben oltre la metà dei consumatori (57%) afferma di essere ancora propensa a pagare di più per un drink di migliore qualità. Questo fa sperare che nei prossimi mesi sia la spesa che il numero di visitatori non diminuiranno tanto quanto temuto. Siamo fiduciosi…
Fiduciosi, anche perché le previsioni relative ai flussi turistici sono positive, fiducia che aumenta ancor più rilevando – secondo una stima di Coldiretti – che la cucina è diventata la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola, per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercatini, feste e sagre di Paese.
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