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4 anni fail
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RedazioneLe chiamano proteste populiste e stanno montando sui social, quelle dei gestori di locali che con #IOAPRO vorrebbero aprire senza tener conto di orari e restrizioni, specie dopo che rumors governativi parlano di un prossimo DPCM che estenderà, di almeno altri 45 giorni, lo stato di emergenza. Ai disobbedienti è promessa anche assistenza legale gratuita. Vi è da dire che la FIPE si oppone al movimento #IOAPRO come uno sterile appello a trasgredire le regole, anziché cercare di far valere la propria voce attraverso azioni condivise e legali. Ci mancava pure la lotta interna.
L’Istat ha pubblicato uno studio che fotografa, in maniera abbastanza impietosa, il settore Horeca. Per l’Istituto di ricerca ben il 55% delle aziende che operano nell’Horeca – fra pubblici esercizi e distributori – sono aziende statiche e in crisi, fattori negativi riconducibili, secondo l’Istat, ad una bassa produttività e a mancate innovazione in processi organizzativi e gestionali. Altro dato allarmante, le aziende statiche e in crisi sono quelle che hanno investito pochissimo in questi mesi di pandemia… forse nella vana speranza che tutto al più presto e tornasse come prima.
Confindustria Alberghi chiede il Superbonus anche per gli hotel. Parliamo del Superbonus del 110% con cessione del credito destinato al momento per i lavori di efficientamento energetico degli edifici privati. Per Confindustria Alberghi, il piano di interventi sull’immobiliare alberghiero deve essere al centro delle azioni del Recovery Plan, sia per la tutela del comparto, ma anche per la valorizzazione delle destinazioni, oltre che strumento di rigenerazione capillare sul territorio e per rilanciare un settore distrutto dal Covid.
Supererà i 29 miliardi di dollari entro il 2026 il mercato della birra analcolica nel mondo. Lo rileva un’indagine di Global Market Insights nella quale si motiva che «il crescente impatto della cultura occidentale, insieme al crescente reddito disponibile, principalmente nelle aree geografiche in via di sviluppo, guiderà l’espansione del mercato». In particolare, segnalano gli analisti «la crescente domanda di birre leggere, contenenti poche calorie, favorirà la penetrazione del prodotto e la crescita di diverse varietà, tra cui birra aromatizzata e birra senza glutine».
La disciplina che studia gli aspetti immateriali che contribuiscono a farci apprezzare o meno un alimento si chiama neurogastrofisica: è la materia che approfondisce Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei consumi e neuromarketing alla Iulm di Milano, nella sua ultima pubblicazione: Neuroscienze a tavola – I segreti del cervello per avere successo nella ristorazione (Guerini editore). Un saggio prezioso per quei ristoratori che vogliono prendere i propri clienti non solo per la gola, ma anche per la testa.
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