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RedazioneDopo i bagordi di Natale e Capodanno quanto beverage si consumerà a gennaio 2025? La risposta è meno, molto meno. Questo perché dopo pranzi, veglioni e brindisi è ormai “prassi” – possiamo dire – porre rimedio agli eccessi delle feste con un periodo di detox e di abitudini alimentari più sane.
Per questo, assume sempre più popolarità il già noto – soprattutto nei Paesi anglosassoni – Dry January. La pratica, diffusissima in Inghilterra, negli ultimi anni ha conquistato anche gli Usa: letteralmente significa “gennaio asciutto”, ossia un mese senza birra, vino e cocktail.
L’idea del gennaio “no alcol” si deve ad Emily Robinson, un’impiegata di un’associazione no-profit britannica contro il consumo eccessivo di alcolici che, nel 2012, decise di correre la sua prima maratona e, quindi, di rinunciare all’alcol per un mese, appunto, gennaio. Da quella prima esperienza fu realizzata una campagna di marketing dal nome appunto Dry January che, anno dopo anno, si è diffusa in tutto il mondo anche oltre oceano.
Nel 2024, secondo la piattaforma di analisi CivicScience, un quarto degli americani ha portato a termine con successo il mese alcol-free e tra questi i giovani adulti di età compresa tra 21 e 24 anni sono stati i più efficaci, con il 35% in questa fascia d’età che ha completato la sfida. C’è anche da dire che negli ultimi anni al Dry January si è aggiunto il Sober October, l’ottobre sobrio, anche questo – iniziato come un esperimento a breve termine – si è trasformato in una tendenza più ampia, registrando una crescente popolarità che certamente fa parte di un cambiamento culturale che tende verso uno stile di vita attento alla salute e un consumo consapevole, a volte descritto dagli esperti come “sobrio curioso”.
Ma tornando al Dry January anche in Italia fa proseliti, dove però c’è chi ha posizioni diverse che si basano sul concetto di “moderazione” ovvero: se io tutto l’anno, e soprattutto nelle feste di fine anno, sono moderato nel bere non ho bisogno di fare un mese di detox. Bere il giusto e soprattutto bere di qualità: equilibrio, senza eccessi, ma con consapevolezza, è sempre il modo migliore per apprezzare il piacere che un buon drink sa offrire. Della serie… meglio bere poco e bene tutto l’anno e bandire gli eccessi del tutto e del niente.
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