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4 anni fail
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RedazioneDraghi ha presentato il Recovery Plan in parlamento. Non sono mancati dissenzi e prese di posizione, specie da parte degli operatori della ristorazione e dell’ospitalità. Qualcuno ha contato le parole e, di conseguenza, anche l’importanza che avranno nell’attuazione del piano. La parola turismo è stata promunciata solo due volte e sempre affiancata al parola cultura. La parola Horeca neanche una volta. Sembra una parola vietata e su questo non si avevano dubbi. Il rilancio del fuoricasa italiano dopo il Covid, resta solo nelle mani e nella buona volontà degli imprenditori del settore.
Fortunatamente c’è la voglia degli italiani di tornare al ristorante. Una ricerca di The Fork attesta che il 79% degli italiani mangerà fuori nelle prossime 3 settimane. La voglia di incontrarsi e condividere un momento a tavola è tanta e non è una sorpresa: il 50% degli intervistati tornerà al ristorante nella settimana stessa della riapertura e il 28,5% nelle due settimane che seguiranno. Il 62,5% dichiara poi che andrà a mangiare fuori con la stessa frequenza di prima della crisi sanitaria.
E si mangerà fuori casa, così come avviene anche nella scelta del food per il canale dimestico, con una crescente attenzione alla sostenibilità che, per 9 consumatori su 10, sarà al centro delle nuove abitudini di acquisto. Secondo una nuova indagine condotta dall’IBM Institute for Business a livello globale le persone sono sempre più preoccupate della crisi climatica. L’indagine ha messo in evidenza come la sostenibilità ambientale sia ormai una variabile influente nel modo di fare acquisti e viaggiare e lo sarà anche nello scegliere un ristorante.
Che Vino, negozio di shop online, lancia Che Box una sorta di abbonamento per clienti speciale con un box mensile con tre vini di un unico vignaiolo, accompagnati da un regalo solidale che fa parte dell’“Economia Circolare del Bene”. «Questo modello di business – annuncia Federica Piersimoni – ci permette di raccontare un vignaiolo attraverso tre delle sue bottiglie migliori, abbinando a esse un prodotto della stessa regione che viene da un’associazione, azienda o realtà che “fa del bene”».
Restando nel fantastico mondo del vino, ecco il libro tanto atteso: “Il collo della bottiglia: Storie di vite”, primo romanzo di Tinto (Nicola Prudente) – storica voce di “Decanter” su RaiRadio2 e conduttore di Mica Pizza e Fichi su La7. Un viaggio tra musica, vino e un “alter ego” Nik, un giovane speaker radiofonico che, ogni sera, racconta di cibo e di vino nella trasmissione che conduce su un’importante emittente radiofonica nazionale. Buona lettura e… prosit!
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