ASSOBIRRA, l’associazone che raggruppa i più importanti produttori italiani, presenta il nuovo rapporto sul comparto birraio. Un settore in evoluzione, trainato da consumatori sempre più esperti e consapevoli.
Allo stesso tempo, però, denuncia un contesto di mercato ancora incerto che rischia di compromettere possibilità di investimento e crescita. Una preoccupazione legittima anche se, numeri alla mano, in questo primo quadrimestre 2023 nel mercato Horeca, la categoria ha registrato unbuon trend.
Da un’indagine di Formind emerge cheil primo quadrimestre 2023 sul 2022 vede una crescita del 16,5% a volumi, con il confezionato al +13,4% e il fusto al +22,5%. Sul primo quadrimestre 2019 ancora sotto a volumi ma solo di 2,4 punti. Oltre la media le performance dellepremium e delle speciali.
Sempre molto dinamico anche il mondo delle birre artigianali che, oltre ai consumatori, attira anche i distributori beverage Horeca, il cui giro d’affari per il 40% circa è rappresentato dalla birra. Fra le eccellenze artigianali c’è il Birrificio della Granda a Lagnasco, Cuneo. Il titolare, Ivano Astesana, ci ha spiegato perché una buona birra artigianale può rappresentare una ottima opportunità per il distributore beverage.
«Io dico sempre ad un potenziale nuovo distributore che noi per lui siamo un’opportunità: Anche se la birra artigianale costituisce una piccola parte del suo fatturato, gli permette di avere qualcosa che lo differenzia quando approccia un oste o un publican. Non vende più solo un prodotto ma una storia. E il discorso si sposta dai centesimi al litro al contenuto. Non è banale. Noi dobbiamo fornirgli gli strumenti per fare questo racconto: packaging, materiale di supporto alla vendita, merchandising».
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