Queste giornate di lavoro frenetico che precedono le Festività Natalizie, per circa 3.400 distributori Food&Beverage sono sicuramente uno dei periodi di maggior impegno.
Il settore Food&Beverage – frammentato, ma strategico, in un altrettanto mercato abbastanza frammentato come quello della distribuzione, specie per chi è specializzato nel canale Horeca (circa il 70%) – è in costante evoluzione ed è monitorato e studiato con grande attenzione e interesse da società di ricerca come TradeLab la quale, oltre a tracciare lo scenario (non solo statistico) dell’ecosistema Horeca in tutte le sue complessità, ha individuato anche le route to market più opportuna in funzione anche del diverso e frammentato mondo della distribuzione… una peculiarità che non consente, evidentemente, di attuare progetti e route to market che possono andare bene per tutti.
Crescere nel canale del Fuoricasa, per chi si occupa della distribuzione, in un mercato dei consumi che praticamente in questo 2025 non è cresciuto, resta un’operazione complessa, ma non impossibile. Lavorare sugli assortimenti, prestando maggiore attenzione alle categorie premium, utilizzare ogni possibile risorsa tecnologa che censente di ottimizzare i processi e, nelle scelte operative, puntare ad essere quanto più sostenibili non solo in termini economici e sociale, ma anche ambientali: un’azienda che fa della sostenibilità uno dei suoi capisaldi operativi ha certamente più chance in un mercato iper-competitivo.
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