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RedazioneIl rispetto per l’ambiente di MANIVA è nelle sue stesse radici dell’azienda di Bagolino, nata ai margini del Parco Nazionale dell’Adamello-Brenta, all’interno di una comunità che vive simbioticamente il rapporto con la natura. Sempre attenta a preservare i delicati equilibri naturali che regolano il contesto ambientale dei suoi siti produttivi, MANIVA recentemente si è resa protagonista di alcuni progetti che ne hanno evidenziato la sua anima green.
Accanto alla riduzione del 35% del consumo di energia ottenuto dal 2017 a oggi, a parità di produzione, grazie al miglioramento dei processi produttivi, unitamente alla riduzione media del 15% del peso delle bottiglie in pet ottenuta negli ultimi 5 anni, nonchè all’ottimizzazione dei trasporti con la scelta di vettori vicini agli stabilimenti e utilizzo di trasporto intermodale (treno e nave) per le lunghe percorrenze, all’impiego esclusivo di casse in plastica riciclata per le bottiglie in vetro e all’inserimento di innovative bottiglie di vetro studiate per durare più a lungo nei cicli di riutilizzo, Maniva da pochi mesi ha introdotto nel mercato la referenza Maniva pH8 SPORT, la bottiglia/borraccia per la vita in movimento, prodotta con il 50% di R-Pet, primo dialtri prodotti simili. Il materiale usato proviene dal consorzio Coripet che raccoglie produttori, riciclatori e converter e di cui Maniva è stata socio fondatore. Il Consorzio è la massima espressione di economia circolare tramite un processo di filiera già operativo e che consentirà, a regime, di raccogliere e riciclare più del 90% del materiale immesso sul mercato dalle aziende partecipanti.
È recente l’accordo raggiunto con A2A Energia che fornirà alle unità produttive di Maniva energia verde 100% ottenuta da fonti rinnovabili: d’ora in poi l’azienda di Bagolino utilizzerà solo energia verde certificata. In un momento critico come l’attuale per l’equilibrio climatico e più in generale per l’intero ecosistema Pianeta, Maniva si impegna ad abbattere l’utilizzo delle risorse non rinnovabili e a non immettere nell’ambiente sostanze nocive di origine energetica che potrebbero alterare il clima.
È stata presentata al mercato da pochi giorni la Mineral Seltz Maniva, la prima acqua di seltz in fusti prodotta con acqua minerale. L’innovazione usa fusti in acciaio da 20 litri riutilizzabili infinite volte che vanno a sostituire sistemi più approssimativi e meno ecologici nella preparazione dei cocktail. Oltre all’evidente miglioramento qualitativo del cocktail o dello Spritz, ottenuto tramite l’uso di acqua minerale, e all’assicurazione di una gassatura costante nel tempo, il nuovo prodotto evita l’uso dei carbonatatori e dei filtri applicati all’impianto che richiedono continue manutenzioni e misure di smaltimento ambientale.
MANIVA SpA nasce a Bagolino nel 1998 per iniziativa della famiglia Foglio, che riconosce le enormi potenzialità di un’acqua pura e incontaminata che sgorga dal cuore del Monte Maniva. Nel 2003 il Gruppo Maniva allarga la sua presenza al Centro-Sud d’Italia con l’acquisizione dello stabilimento, di Chiusi della Verna, da tempo in difficoltà, nell’oasi naturale delle Foreste Casentinesi in provincia di Arezzo. Ha un’ampia presenza nel mercato delle acque minerali con i marchi Maniva, Balda, Vaia, Classica e Verna, ma opera anche nel settore delle bibite gassate con il marchio Maniva. La qualità dei processi produttivi è garantita dal Sistema di Qualità ISO 9001:2008. Oggi, con un organico di 60 dipendenti, con 150 milioni di bottiglie prodotte annualmente e circa 18 milioni di euro di fatturato, Maniva SpA, è una delle realtà più importanti del mercato italiano delle bevande.
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