L’Italia non può e non deve rinunciare al turismo enogastronomico. È quanto emerge da un’indagine della World Food Travel Association che ha stilato un bilancio del settore, alla luce del lockdown, con lo sguardo rivolto al futuro. Il turismo enogastronomico ha oggi grande importanza e la quasi totalità degli esperti intervistati concorda nel ritenere questo segmento, nelle sue molteplici declinazioni, in costante crescita negli anni a venire. In un primo periodo certamente ad un ritmo inferiore rispetto al passato, con le destinazioni di prossimità che vedranno gli incrementi maggiori. La sostenibilità acquisirà un ruolo sempre più determinante nelle scelte dei turisti e serviranno nuovi modelli di business, ma lo scenario richiederà anche numerose sfide.
Innanzitutto, sarà sempre più necessario trovare un equilibrio tra la globalizzazione ed il localismo, fornendo esperienze genuine e autentiche. Fondamentale, poi, è che il ruolo dell’industria del turismo enogastronomico venga comunicato in modo adeguato a residenti e stakeholders, mettendo in rilievo non solo i benefici economici, ma soprattutto quelli sociali ed educativi che questo segmento è in grado di fornire alle destinazioni.
Le piccole e medie imprese dell’industria del turismo enogastronomico avranno bisogno di supporto per essere capaci di mantenere la propria competitività. La popolazione locale dovrà avere un ruolo sempre più attivo, ed essere coinvolta ed integrata nei processi di sviluppo del territorio.
Infine la comunicazione sarà sempre più rilevante, soprattutto quando ci si rivolgerà ai target Millennials e Generazione X. Le aziende del settore devono infatti comunicare i loro servizi e prodotti non solo online e sui social media, ma anche attraverso programmi tv e di intrattenimento.