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4 anni fail
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RedazioneOltre 2.000 imprese per 100.000 addetti e 2 miliardi e 200 milioni di euro di fatturato stimato, sono queste le dimensioni del settore “banqueting e catering” in Italia. Un settore fortemente in crisi, il mercato causa Covid è crollato dell’80% e l’Associazione Nazionale Banqueting e Catering chiede espressamente al Governo lo stato di crisi per questo comparto che ha nell’incontro in presenza il proprio “core business” e che a differenza delle altre attività, non ha alcuna prospettiva di ripresa per tutto il 2020.
Con il decreto semplificazione il Governo promette di snellire la farraginosa macchina burocratica italiana. Sarebbe ora, anche il mondo Horeca ringrazierebbe, tempi e costi sono insostenibili. Secondo l’Osservatorio della Cna nazionale, per poter aprire un bar servono almeno 70 pratiche, che coinvolgono anche 26 enti diversi con i quali ci si deve interfacciare fino a 40 volte, e tutto questo per poter servire un primo caffe. Salatissimo, ovviamente.
Si chiama #ioprenotodalsito, la una nuova iniziativa che si propone di supportare la ripresa del comparto ricettivo italiano. Il proposito è molto semplice: fare in modo che l’intera spesa del turista nazionale resti entro i confini nazionali. Un esito tutt’altro che scontato, con il booking online e le relative commissioni che restano ai grandi portali, stranieri. Di qui il progetto per favorire la prenotazione diretta attraverso i siti degli alberghi.
Ecco una tendenza da tenere d’occhio, Negli Stati Uniti, ancora in pieno lockdown, le aziende di beverage, in assenza di punti vendita disponibili potenziano le loro iniziative e-commerce, e i consumatori rispondono. Negli ultimi mesi gli acquisti on line di alcolici sono aumentati del 58%, distribuiti piuttosto equamente tra vino (+39%), birra (62%) e distillati (59%). Un fenomeno che potrebbe restare tale anche quando si tornerà alla normalità.
Chiudiamo con una iniziativa alla quale vanno tutti i nostri elogi. PizzAut, una pizzeria itinerante gestita da ragazzi autistici. Con uno Food truck allestito ad hoc e acquistato tramite una raccolta fondi, la squadra di ragazzi speciali, capitanata da Nico Acampora, fondatore e anima di PizzAut, è così pronta a portare “inclusione, dignità e ottima pizza nei luoghi che vogliono essere i più inclusivi di Milano e non solo. Quando l’Horeca è anche sociale, allora è davvero speciale.
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