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RedazioneI recenti dati di Federalberghi denunciano una situazione ancora pesante per il settore alberghiero. Il fatturato previsto per il mese di luglio sarà più che dimezzato rispetto al 2019. Per il 62,7% degli hotel il calo sarà superiore al 70%. Si criticano gli aiuti del Governo ancora insufficienti e si chiede la proroga della cassa integrazione fino a dicembre. Il Bonus Vacanze non funziona, è gradito solo dal 50% delle strutture, per lo più solo a quelle di grandi dimensioni.
Forse meglio le vacanze, sfruttando le seconde case degli italiani. Sono circa 7 milioni secondo l’Istat, di cui mezzo milione quelle riconvertite ai cosiddetti affitti brevi. Un business mica male che Italianway.house – la prima agenzia di viaggi online italiana degli affitti brevi – punta ad organizzare aggregando e mettendo online più di 1000 case con un range tariffario che va dai 49 ai 1.600 euro a notte.
Scatta la fusione anche in Italia fra Just Eat e Takeaway. «Cambia il logo – annuncia Daniele Contini, country manager di Just eat in Italia – e si innestano una serie di sinergie nei servizi, nel marketing e nella tecnologia. Il tutto per cogliere le straordinarie opportunità del mercato del delivery. Basti pensare che in Italia vale già 800 milioni di euro e nel 2021 sfonderà il miliardo».
Il piatto è sempre più ricco.
Secondo gli esperti dell’Horeca, la crescita del delivery sarà funzionale anche alla crescita delle Dark Kitchen, cucine che consegnano piatti pronti solamente a domicilio. Segnaliamo uno dei primi casi in Italia, la “pizzeria senza pizzeria” di Gabriele Dani a Cecina (Toscana) il quale, oltre alla sua bravura di pizzaiolo, si avvale di una flotta tecnologica di scooter elettrici, dotati di un forno incorporato in grado di mantenere calde le pizze sfornate nella sua dark pizzeria fino al domicilio del cliente.
La crisi non guarda in faccia a nessuno, nemmeno se ti chiami Bastianich. Non se la passa bene, infatti, l’integerrimo giudice di MasterChef. La sua rete di ristoranti negli Stati Uniti è in crisi sicché, per fare cassa, ha deciso di mettere in vendita la sua collezione di vini italiani pregiati, circa 30 mila bottiglie provenienti da tutte le regioni. Una soluzione non prevista nel suo libro, nel quale spiega come gestire un ristorante. Sei fuori Joe?
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