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1 anno fail
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RedazioneParliamo di consumi food&beverage e del famoso “piano anti inflazione” sottoscritto a Palazzo Chigi dall’esecutivo e dai rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione. L’accordo prevede che da oggi, e fino a fine anno, nei punti vendita del canale domestico che hanno aderito al patto, i prodotti alimentari di prima necessità siano scontati del 10%. Operazione con la quale si cerca di frenare l’inflazione che viaggia intorno al 5,5%.
Basterà il piano antinflazione?
Premesso che il piano anti inflazione grava per lo più sulle aziende di produzione e distribuzione – gli sconti, in buona sostanza, sono a loro carico – altri dubbi non mancano. Secondo Assoutenti la mossa potrebbe non determinare i risultati preventivati per colpa del caro carburanti.
Infatti, i prezzi alti di benzina e gasolio rischiano di mandare in fumo i soldi risparmiati dagli italiani con gli sconti al supermercato. Da qui la richiesta di Assoutenti al Governo di intervenire con un taglio sulle accise dei carburanti.
Sul punto il Governo non si espone più di tanto, mentre nel canale dei consumi fuoricasa gli operatori temono che gli sconti che l’industria garantirà ai buyer del canale domestico, e di riflesso ai consumatori, possano poi essere recuperati, con degli aumenti di listino, nel canale dei consumi extra domestici. Ipotesi da verificare…
Sta di fatto che il piano anti inflazione non coinvolge in nessun modo il mercato dei consumi fuoricasa.
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