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RedazioneLa cantina veneta rafforza la presenza sui mercati internazionali e punta alle nuove tendenze di consumo: vini di qualità in packaging sostenibili e low alcohol.
«Siamo estremamente orgogliosi di annunciare che nel 2024 la nostra cantina ha registrato un incremento del fatturato del 6,5%, superando i 32 milioni di euro. Questo risultato è particolarmente significativo considerando la situazione congiunturale, caratterizzata da una crescita economica lenta in Italia e da un rallentamento globale anche nel settore del vino. Nonostante le sfide economiche, siamo riusciti a espandere i nostri mercati esteri e a ottenere risultati eccellenti», commenta Sarah Serena, Direttore Generale di Montelvini. Con un EBITDA che supera il 12% e con la quota export che segna un aumento del circa 20%, uno dei principali driver di crescita risulta essere il mercato estero, che rappresenta oggi il 45% del fatturato, consolidando un trend che vede l’azienda sempre più protagonista a livello internazionale.
In particolare, Montelvini, cantina ambasciatrice della DOCG Asolo Montello, ha rafforzato la propria presenza negli Stati Uniti e in Giappone, due mercati strategici che continuano a mostrare un forte interesse per le bollicine italiane. Parallelamente, a conferma della capacità di adattarsi a contesti in evoluzione e di cogliere dinamiche di mercato favorevoli, l’azienda ha avviato operazioni in nuove aree emergenti, come la Turchia e alcuni Paesi dell’Africa, e ha registrato segnali positivi di ripresa in Ucraina.
Uno dei principali obiettivi della cantina è essere all’avanguardia, capace di rispondere alle nuove necessità del mercato e dei consumatori, che richiedono modalità di consumo innovative, in grado di unire qualità e sostenibilità. Il vino in fusto, distribuito con il marchio Monvin, ne è un esempio, e Montelvini è stato uno dei primi produttori in Italia a lavorare per elevarne il livello qualitativo. Un tempo percepito di qualità inferiore al vino in bottiglia, oggi rappresenta una proposta premium che incarna il futuro del mercato vinicolo: vini di qualità in packaging rispettosi dell’ambiente e delle persone.
«All’estero si percepisce una maggiore sensibilità e il vino in fusto viene riconosciuto come una scelta consapevole, in grado di coniugare eccellenza e sostenibilità», prosegue Alberto Serena, CEO di Montelvini. «Crediamo fermamente in questa visione, seguendo l’esempio di mio papà Armando, tanto da aver iniziato anche la produzione di una versione low alcohol che verrà presentata a Vinitaly».
«Guardando al futuro, Montelvini continuerà a investire con determinazione per migliorare la qualità e la sostenibilità della produzione», aggiunge Sarah Serena. «Nonostante i venti di guerra, i dazi e le nuove regole sulla guida, nel 2025 destineremo 3 milioni di euro per la realizzazione di una nuova area autoclavi, che ci consentirà di ampliare e perfezionare la produzione dei nostri vini spumanti. Inoltre, installeremo un nuovo depuratore, un passo fondamentale per ridurre il nostro impatto ambientale e promuovere pratiche sempre più sostenibili. Questi investimenti rappresentano il nostro impegno costante verso l’eccellenza e la sostenibilità, valori che ci guidano ogni giorno nel nostro lavoro. Ringraziamo tutti i nostri clienti, partner e collaboratori per il loro continuo supporto e fiducia».
Gli investimenti non si limitano al settore della produzione. Nel 2024 è stato inaugurato un nuovo wine shop aperto al pubblico, situato accanto alla sede della cantina, di fronte a Villa Adriana, la storica villa di famiglia recentemente sottoposta a lavori di ristrutturazione per accogliere al meglio gli ospiti, destinando a clienti e appassionati un’area di incoming.
Il benessere dei lavoratori e la valorizzazione del territorio restano, infine, valori centrali per Montelvini. Ogni anno, è garantito un conto welfare aziendale a sostegno dei lavoratori, affiancato da iniziative a favore della comunità di appartenenza. Per il prossimo biennio, considerando il forte legame con Asolo, la volontà è stata quella di sostenere, tra gli altri, l’Accademia Eleonora Duse, Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative, che porterà simbolicamente Montelvini nella sua tournée in giro per l’Europa.
Montelvini
Montelvini è una delle realtà vitivinicole più dinamiche nel panorama italiano, con sede a Venegazzù, piccola frazione di Volpago del Montello, in provincia di Treviso, nel cuore della DOCG Asolo Montello. L’esperienza di Montelvini si basa su 5 generazioni della famiglia Serena e oltre 140 anni di impegno nella produzione di vini di qualità. Il logo dell’azienda è rappresentato da una civetta perché l’area in cui sorge la cantina è chiamata Zuitère, ovvero “terra delle civette”. Un animale da sempre simbolo di saggezza, di conoscenza, di sensibilità e che in Montelvini rappresenta la sapienza nel cogliere i migliori frutti di un territorio e la saggezza nel condurlo, rispettando la natura e i suoi ritmi. Montelvini crea prodotti ricercati e di grande classe, realizzati nel rispetto dell’ambiente, della tradizione e della sostenibilità. Valore, quest’ultimo, che l’azienda veneta porta avanti con successo e impegno tanto da aver ottenuto nel 2021 il Certificato di Sostenibilità Equalitas per il rispetto dell’ambiente, l’attenzione all’ambito sociale e la responsabilità economica, rientrando così tra le prime tre cantine del territorio del Prosecco ad aver ottenuto questa importante certificazione. La cantina è quanto di più moderno si possa trovare nel panorama vinicolo italiano, grazie anche a collaborazioni con aziende multinazionali leader nella produzione di macchine e prodotti per l’enologia. Oggi, l’azienda è presieduta da Armando Serena ed è gestita dai figli Sarah, Direttore Generale e Alberto, Amministratore Delegato.
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