Come riparte l’Horeca. Top e flop di inizio 2022

È stato un fine-inizio anno molto complicato per il mondo dell’Horeca. L’impennata di contagi avuta nelle ultime settimane ha causato una marea di disdette anche, e soprattutto, per il Capodanno. Ci sono stati diversi locali che in 3 giorni si sono visti disdire la maggior parte delle prenotazioni, senza riuscire a rimpiazzarle. I mancati incassi sono stati sull’ordine del 25-30%. Altri dati parlano addirittura del 50%. Una vera e propria debacle. Questo significa che il mese di dicembre, il più importante dell’anno che da solo vale il 10% del fatturato dei ristoranti, è stato del tutto compromesso.
Non è andata meglio nel mondo dell’ospitalità: a causa dell’aumento dei contagi e delle misure prese dal Governo – secondo i dati dell’associazione degli albergatori milanesi – le cancellazioni nella settimana del Capodanno a Milano hanno toccato una media vicina al 70%. Tuttavia, i produttori dell’agroalimentare italiano si sono consolati con un record storico per il made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo.

Con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi, nel solo per periodo delle feste di Natale e Capodanno, si sono incassati 4,4 miliardi di euro, +11% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dalla proiezione della Coldiretti su dati Istat del commercio estero relativi al mese di dicembre 2021. Ad aumentare a doppia cifra è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%).  

Un trend positivo, al netto della crisi pandemica, che trova riscontro nelle previsioni che emergono da uno studio di , che ha presentato i risultati del Wine Trade Monitor 2021. Lo studio offre una panoramica sui  e le prospettive commerciali dei vini per i prossimi due anni. L’indagine ha raccolto le percezioni e previsioni di 1044 operatori del settore tra importatori, distributori, grossisti e retailer. Il vino italiano, oltre a essere riconosciuto come quello con le maggiori prospettiva di crescita nei mercati intervistati, si conferma nuovamente come il più apprezzato dalle nuove generazioni.

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