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Redazione2020, anno bisesto anno funesto. Fra primo e secondo lockdown, e con le attività nel quarto trimestre pesantemente condizionate dalle ulteriori restrizioni degli ultimi DPCM, la perdita attesa dei ricavi sul mercato dei consumi fuoricasa food e beverage supererà i 33 miliardi di euro, circa il 40% in meno rispetto al 2019. Per il 2021 è stimata, però, una ripresa di almeno il 35%. Per tornare ai volumi d’affari complessivi pre-crisi si dovrà attendere il 2022.
Uno “scendisali” da infarto che destabilizza il mercato e di conseguenza la stessa occupazione. Fallisce la catena di ristoranti self-service Brek, in crisi da tempo, e 80 persone rimangono senza lavoro. La crisi da Covid tocca anche le multinazionali: a seguito di un piano di riduzione costi, Heineken Italia annuncia 93 esuberi di personale, di cui 46 nella sede centrale a Sesto San Giovanni. Esuberi per ora soltanto sulla carta, visto il divieto di licenziamento deciso dal Governo per l’emergenza Covid.
La situazione occupazionale è ovviamente legata a doppio filo all’andamento della crisi pandemica, dove il Governo, per l’Horeca non intende mollare le strette. Per le prossime festività, presupponendo che l’Italia sia tutta gialla, ristoranti e bar aperti fino alle 18, ma chiusi tutto il giorno a Natale e Santo Stefano. Niente spostamenti tra Regioni. Negozi aperti fino alle 21, chiuse le piste da sci (ma in Svizzera no) e tutti a casa dopo le 22 o al massimo alle 23, anche alla Vigilia di Natale e a Capodanno.
Natale e Capodanno con cenone non impossibile, però, se si prenota una camera in Hotel, ma non per tutti e solo per chi può, il piano B degli italiani prevederebbe questo escamotage che il DPCM attuale consente. La tendenza è confermata da quei ristoratori che possono mettere a disposizione nella stessa struttura anche ospitalità alberghiera, per loro è sold out. Ma forse non hanno fatto i conti con il nuovo DPCM che il Governo varerà fra qualche giorno, che potrebbe anche vietare la ristorazione negli Hotel per le fatidiche date del 24, 25 e 31 dicembre.
Nella settimana europea della riduzione rifiuti, Just Eat e Lifegate hanno realizzato la prima guida per un food delivery sostenibile e per aiutare i clienti in una gestione di tutto il ciclo di vita del food delivery: dall’ordine a domicilio fino allo smaltimento e alla raccolta differenziata. La guida vuole essere un supporto concreto per i consumatori che ordinano a domicilio, con l’obiettivo di promuovere e sensibilizzare ad un utilizzo consapevole del servizio e generare un impatto positivo sull’ambiente. L’Horeca sostenibile sarà certamente uno dei driver del futuro.
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