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RedazioneIl mercato della ristorazione commerciale in Italia valeva (nel 2019) 5,7 miliardi di euro pari al 7% dei consumi Food&Beverage fuoricasa. Lo certifica TradeLab nella sua analisi continuativa sulla ristorazione commerciale. In Italia l’incidenza di questo settore è decisamente inferiore a quella registrata nei principali Paesi europei, anche per questo si prevedono interessanti margini di crescita per la ristorazione commerciale non appena superata la pandemia, con operatori internazionali pronti ad avviare specifici piani di sviluppo.
Riapertura dei ristoranti e coprifuoco posticipato, è quanto prevederebbe il nuovo ennesimo DPCM che partirà dal 4 dicembre e che si chiamerà “Natale”. Ma qualche giorno prima delle feste di fine anno, i locali potranno essere richiusi con contingentamento delle persone anche per i cenoni in casa. Fra giallo, arancione e rosso, fra scelte del Governo e delle Regioni, per l’Horeca la confusione è assoluta e nel frattempo si prepara il Decreto Ristori 4. Ci sono i distributori Horeca ancora a secco, il Governo ha chiesto almeno un’altra settimana per inserire i soggetti sin qui esclusi e, soprattutto, mettere a punto i criteri per il calcolo delle sovvenzioni. Dipenderà dalle risorse residue, che sono poche.
Al Wine2Wine di Veronafiere, presentata l’indagine dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. In questo 2020 il calice è amaro per le piccole imprese del mondo del vino. Solo un’azienda vitivinicola italiana su 10 aumenterà il proprio business, mentre per oltre 7 su 10 le vendite totali saranno negative. Ma il settore è resiliente, come testimonia Vigneto Italia edizione 2021 di Bibenda dove brilla un universo di produttori sempre più attenti a territorio e qualità, fattori distintivi che varranno ancor più dopo il Covid.
A tempi del Covid il mondo della mixology, con i cocktail bar chiusi, si reinventa con i miscelati a domicilio. Una tendenza che potrebbe non essere solo una necessità da pandemia visto che, ad esempio, Bacardi Limited, il maggior produttore di superalcolici al mondo, ha annunciato l’acquisizione dell’intera proprietà della prestigiosa azienda di cocktail confezionati e dosati Tails. Ma, oltre a Bacardi, si muovono anche gli altri produttori mettendo a punto drink già preparati per il consumo a casa. Più consumi in casa, valgono meno consumi fuori e, da fuori a dentro, si spostano volumi e valori. È sempre più Horetail.
Il fenomeno delivery, consacrato ai tempi del Coronavirus, resterà anche dopo che la pandemia sarà passata. Alcune previsione affermano che nel 2025 un pasto su quattro verrà servito in modalità delivery. L’evoluzione del pranzo fuori casa, a casa contribuirà a ridisegnare addirittura un nuovo layout del ristorante con un ampliamento della cucina, un riallestimento della sala e spazi attrezzati per delivery e take away. I cuochi in cucina continueranno ad esserci, ma probabilmente i camerieri in sala diventeranno rider.
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