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RedazioneIl Governo italiano, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in testa, torna a casa dopo il vertice Europeo con una certa soddisfazione. Pare che il risultato sia stato raggiunto, il Recovery Fund per l’Italia, fra prestiti e fondo perduto, prevede 209 mld di euro. Ma il difficile viene ora, ovvero, mettere a punto progetti operativi degni di essere finanziati e in linea con le indicazioni dall’Europa. Ambiente e sviluppo tecnologico in primis. Sul punto, sarà capace la filiera Horeca – tra produttori, distributori e punti di consumo – di proporre progetti di rilancio, o l’Horeca non ha bisogno di nulla?
Eh no! Le esigenze ci sono, i problemi non mancano, dal calo dei fatturati alla chiusura degli esercizi. L’ultimo bollettino Istat è da brividi: oltre sei alberghi e ristoranti su dieci sono a rischio chiusura, in pericolo oltre 800 mila posti di lavoro. Quindi, le esigenze ci sono e sono tante, quello che manca al momento è una visione comune fra gli operatori della filiera, oltre che un più che necessario e urgente progetto di rilancio.
In una partecipata webinar, Progettica ha fatto il punto sul mercato Horeca dopo il restart. Dal corposo documento di analisi presentato emergono dati abbastanza confortanti, rispetto alle precedenti previsioni che il lockdown aveva indotto. Secondo Progettica la ripartenza è stata più massiccia e accelerata del previsto, il che riporta le previsioni di chiusura anno in una forbice che va da un -27% ad un massimo del -32%, dati sempre negativi, ma con un miglioramento di circa 10 punti rispetto a quanto predetto a fine maggio.
Derby Blue, il brand uncoventional dei succhi di Conserve Italia, tira fuori la sua anima green e rinnova il look proponendosi in una nuova bottiglia PET da 360 ml, con il 50% di plastica riciclata. Belle da vedere, ottime da bere, perfette per il vending e per il canale Horeca e, soprattutto, per l’economia circolare e per l’ambiente, che ringrazia. La nuova Derby Blue freezer si propone in 4 golosi gusti: Limonata non gassata, Arancia Rossa, Multifrutti e ACE.
Il fenomeno delivery è sempre molto attivo e nascono nuovi progetti come, ad esempio, Home Beer, focalizzata sulla consegna di birra artigianale a domicilio, oltre che al cibo. Obiettivo è privilegiare l’incontro tra l’offerta di piccoli birrifici, spesso a conduzione familiare, e la domanda di una clientela esigente e ricercata. Un delivery, quindi, dalla vocazione sociale visto che i riders sono regolarmente assunti. La start up è attualmente operativa su Roma e Milano.
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