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RedazioneLevata di scudi da parte del mondo Horeca contro il nuovo DPCM che stringe ancor più le maglie per il mondo dei consumi fuoricasa, senza contare poi le ulteriori strette che le diverse Regioni potranno attuare. La Regione Lombardia si è prontamente mossa e ha chiesto di poter portare alle ore 23 la chiusura totale dei locali e vietare la circolazione. Di fatto una sorta di coprifuoco.
Ma se anche le restrizioni sono accettabile di fronte al dramma del Covid, non è accettabile subire la rugginosa macchina burocratica dello Stato. Ad esempio, il famoso fondo ristorazione della Ministra Bellanova – 600 milioni da dividere fra oltre 200.000 ristoratori, già previsto nel decreto Agosto – solo in queste ore ha ottenuto dalla conferenza Stato-Regioni il via libera per essere richiesto dagli aventi diritto. Da Agosto sino a fine Ottobre solo per essere richiesto, e per riceverlo, si dovrà attendere Natale, o la burocrazia italiana befferà anche il buon Babbo Natale? Nonostante le buone intenzioni, intanto, con le restrizioni imposte dal nuovo DPCM, i locali Horeca italiani perderanno, da subito, quasi mezzo miliardo di euro al mese.
Braubeviale, la Fiera Internazionale dei Beni Strumentali per l’Industria delle Bevande, che si tiene a Norimberga, quest’anno vivrà una special edition tutta digitale il 10 e il 12 novembre, ma anche in seguito, e per tutto l’anno 2021, espositori e visitatori potranno incontrarsi sulla piattaforma di dialogo digitale myBeviale.com. In attesa della nuova edizione fisica fissata per il 2022.
La birra batte il caffè come nuovo simbolo dello stare insieme all’italiana. Lo afferma una ricerca dell’Istituto Piepoli per l’Osservatorio Birra che rivela come gli italiani stanno riconquistando la socialità. Per il 48% degli intervistati la birra è la bevanda “socializzante” per eccellenza capace di farci sentire “vicini” anche durante i mesi del lockdown. La bevanda di Gambrinus ha battuto un’istituzione come il caffè, ma anche il vino rosso, lo spumante e il vino bianco. Prosit!
Dalla birra al vino con una curiosità. Il California Wine Institute ha stilato la classifica degli Stati che consumano più vino al mondo. Al terzo posto vi è l’Italia con un consumo pro-capite di 48,2 litri, al secondo i cugini francesi con 50,7 litri a testa, mentre al primo, incredibile, ma non troppo, vi è la Stato Vaticano. È vero che conta solo 842 residenti ma il consumo pro-capite sale a 74 litri a persona. Forse perché il vino è l’unica bevanda di Dio?
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