Pubblicato
4 anni fail
By
RedazioneI primi a partire il prossimo 26 aprile saranno bar e ristoranti, purché siano in fascia gialla, solo con servizio all’aperto. Solo dal 1° giugno i ristoranti potranno lavorare al chiuso, ma soltanto a pranzo e con tavoli distanti due metri. L’horeca riparte sì, ma con limiti notevoli e soprattutto con discriminazioni: la metà dei locali in Italia non ha tavoli all’aperto e, quindi, per loro il rosario di maggio sarà ancora lungo. Draghi parla di rischio ragionato e aperture irreversibili.
Buone nuove nel settore del turismo, già ad aprile le prenotazioni degli italiani sono state superate da quelle degli stranieri di quei paesi dove il piano vaccinale è più avanti. Ricordiamo che il settore del turismo in Italia conta 2 milioni di addetti, sviluppa il 13% del PIL ed è un formidabile indotto per altri settori, su tutti quello dei consumi fuori casa.
Un manifesto per rilanciare la ristorazione italiana dopo il Covid lo firmano 9 chef stellati fra i quali Bottura, Piccini, Cuttaia. 5 i punti del manifesto: vaccini per chi lavora nella ristorazione, una revisione dei codici Ateco per verificare chi garantisce la necessaria sicurezza, nuovi ristori e aiuti a fondo perduto, esenzione fiscale per un certo periodo di tempo e poi un commissario straordinario per la cucina italiana. Il manifesto sarà presentato in occasione dell’evento Cibo a Regola d’Arte organizzata dal Corriere della Sera dal 14 al 16 maggio.
RistoratoreTop ha condotto un sondaggio presso circa 1000 attività di ristorazione distribuite nei grandi centri italiani per scoprire quali fossero i meccanismi di scelta del ristorante nell’anno della pandemia. Emerge che il passaparola, con il 48,54% dei casi, regna sempre sovrano tra le strade che portano un cliente a scoprire un ristorante, seguito dai social network con il 14,45%, dal passaggio casuale di fronte al locale con il 13,1%, da TripAdvisor con il 12,5%, dalla local search di Google con il 10,3%.
Con la riapertura dei pub e dei locali all’esterno Londra ritorna alle vecchie e sane abitudini. Ben cinque i festival del 2021 dedicati esclusivamente ai drink (alcolici e non). Si comincia con il Springfest (22 maggio | 26 giugno) una grande festa bavarese in cui scorreranno litri di birra e sidro; ad agosto poi il London Craft Beer Festival, mentre a settembre è la volta del London Coffee Festival, per chiudere ad ottobre con il Gin & Rum Festival e il London Cocktail Month.
Bar e formazione: nuove iniziative per professionisti
Veicolo: la soluzione digitale per la logistica nel Food & Beverage Horeca
La nuova 903: l’iconica grappa italiana di Bonaventura Maschio rinnova la bottiglia
Acqua Orsini, per il secondo anno “Official Water” dell’Evento Excellence 2024: Innovazione e Tradizione a Roma
Start up per l’ospitalità: un contest per idee innovative
A Roma gli Stati Generali del Food & Beverage
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.