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RedazioneDa una ricerca di PWC emerge che investitori istituzionali e fondi di investimento hanno voglia di investire nel mondo Horeca. Altrettanto, i dati di PWC dicono che in questo settore sono calate le operazioni in termini di numero, ma sono cresciute per valore. Questo significherebbe che i grandi investitori sono interessati a comprare, pagandoli anche molto cari, solo grandi brands o distributori che gestiscono direttamente marchi con domanda specifica dei consumatori.
La pandemia ha rafforzato la GDO, ma discount ed e-commerce sono i veri vincitori. Lo conferma uno studio di Mediobanca sulla grande distribuzione organizzata che registra, per il 2020, un +5% di fatturato per le imprese attive in Italia. Mentre per il biennio 2020-2021 si stima una crescita del +3,3%. A livello di canali di vendita, bene i discount (+8,7%), i supermercati (+6,8%) e i drugstore (+6,6%) con l’online che prende una quota del 3% del mercato alimentare. Nonostante tutto, sempre secondo Mediobanca, il settore di avvia verso nuove concentrazioni di mercato.
Sempre restando sull’e-commerce, il tasso di penetrazione complessivo per l’Italia è stimato in un 6% rispetto ad una media mondiale del 14%, il nostro Paese detiene una quota sull’export online pari a circa 2%, quindi, un terzo rispetto alla quota delle nostre imprese nel commercio mondiale. A rilevarlo è stato il presidente dell’ICE, Carlo Ferro, intervenendo alla presentazione il progetto “Smart Export – L’accademia digitale per l’internazionalizzazione”. Un mercato, quello on line certamente da potenziare e che può offrire ottime opportunità anche al nostro comparto agroalimentare
Tutto per pronto per la nuova edizione di Sigep Exp che, dal 15 al 17 marzo, prenderà quota su coordinate come: internazionalità, competenze, tecnologia, mercato. Un’edizione completamente digitale della iconica manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alle filiere della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali e al caffè. Una piattaforma progettata per sviluppare business per gli espositori e buyers, condividere competenze e professionalità ed essere protagonista della ripresa del mercato.
Birra Peroni installa tre nuovi serbatoi di fermentazione nello storico stabilimento di Bari, che andranno a migliorare l’efficienza produttiva e a supportare lo sviluppo dei nuovi brand non alcolici che entreranno a pieno regime ad aprile. «L’arrivo di questi tre nuovi fermentatori – spiega Michele Cason, direttore dello stabilimento barese – ci consentirà di mantenere gli adeguati tempi di fermentazione e maturazione e garantire la qualità dei nostri prodotti, permettendoci di migliorare ulteriormente la nostra efficienza e sostenibilità produttiva».
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