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4 anni fail
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RedazioneItalia praticamente tutta gialla. Il weekend appena trascorso ha fatto registrare numeri molto confortanti sulla voglia degli italiani di tornare a mangiare fuori casa, la ripartenza è ormai avviata con l’auspicio che sia irreversibile. Ora bisogna tornare, in sicurezza, a consumate all’interno dei locali, una svolta decisiva più del coprifuoco per gli addetti ai lavori per i quali lo slittamento delle chiusure, di una o di due ore, solo in parte riuscirà a dare una decisa spinta alla ripresa economica delle attività.
Per la ripartenza del turismo si scommette quasi tutto sulla green card, in questo modo si punta a riacchiappare almeno la metà dei 74 milioni di turisti persi nel 2020 che hanno lasciato un buco di mancati incassi per 24 miliardi di euro nel bilancio del turismo italiano. Partire subito a maggio significherebbe, fra presenze e prenotazioni, mettere a bilancio oltre 11 miliardi di euro, ma le incertezze su regole e riaperture non facilitano le prenotazioni in special modo dei turisti americani.
UE vuole annacquare il vino italiano: è quanto denuncia la Coldiretti avendo consultato documenti del Consiglio dei Ministri agricoli Ue nei quali è emersa la possibilità non solo di produrre vino dealcolato (ovvero con un minore contenuto di alcol), ma vi è anche l’orrida ipotesi di aggiungere acqua al vino per abbassarne la gradazione alcolica. Ai geni di Bruxelles citiamo una massima di Goethe che diceva: “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”. O forse, nel loro caso, probabili bevitori di acqua, è perfetta una di Baudelaire: “Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere”.
Campari segna un primo trimestre 2021 in positivo, una crescita amplificata da una base di comfronto favorevole e dalla Pasqua anticipata. Nei risultati approvati dal Cda in data 4 maggio, emerge una dinamica positiva dei brand guidata dai sostenuti consumi domestici. Da segnalare anche il lancio della divisione RARE, un nuovo approccio dedicato per affermare Campari Group tra i principali player nel segmento di luxury spirit negli Stati Uniti e nei principali mercati globali.
Restiamo in tema multinazionali con AB InBev che, in occasione dell’evento (De)Gusto Responsabile, beer tasting digitale rivolto a una platea di stakeholder selezionati, ha dato i numeri della sua crescita globale nel primo trimestre 2021. Ricavi a +17,2% volumi a +13,3% con aumento del valore sul mercato italiano del +27,4%. Mercato italiano che, secondo quanto dichiarato da Arnaud Hanset – Country Director di AB InBev Italia, è sempre più strategico.
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