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4 anni fail
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Redazione87 milioni di pinte di birra praticamente buttate, è quanto accaduto nel Regno Unito per la chiusura dei locali a causa della pandemia. Lo denuncia l’Associazione Britannica per la Birra e i Pub. Non va meglio in Italia: i birrifici artigianali si sono uniti in una manifestazione virtuale al grido di #noisiamolabirra non lasciateci soli, promossa da Unionbirrai con l’obiettivo di puntare l’attenzione sulle difficoltà che il settore birraio, tutto non solo quello delle artigianali, sta affrontando a seguito della pandemia e delle restrizioni ad essa connesse.
Aprire a cena, lo chiedono tutti, ormai: «Cosa cambia fra l’essere aperti a pranzo o a cena?» chiede lo chef Chicco Cerea. «I ristoranti che non sono in grado di garantire la sicurezza dei clienti devono restare chiusi, punto. Ma gli altri vanno lasciati lavorare». Della stessa opinione è il collega Andrea Berton «Si potrebbe far ripartire davvero quelle in regola. Non ha senso aprire a pranzo e chiudere a cena, il virus non ha mica l’orologio!».
Pertanto, sull’onda delle sollecitazioni che tutti gli operatori Horeca stanno attuando, anche per le prese di posizione di alcuni schieramenti politici sono attese nuove disposizioni: ristoranti aperti a cena nelle Regioni gialle e a pranzo in quelle arancioni con coprifuoco confermato alle 22:00. Ecco quanto potrebbe accadere, regolato da un nuovo DPCM, l’ennesimo, che sarà di competenza del neo Governo Draghi.
C’è chi non è ferma e progetta il futuro come Zucchetti Hospitality, che presenta un progetto innovativo, il primo in Europa nel suo genere, che consentirà di accentrare le informazioni sui trend di prenotazione delle strutture ricettive, a partire dai dati delle ricerche sui motori di prenotazione che fanno parte dell’offerta del gruppo (Booking Expert, Simple Booking e Vertical Booking).
Restando nell’ambito digital segnaliamo l’iniziativa Vicini e Connessi lanciata dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e sostenuta da Fipe-Confcommercio che mette a disposizione dei ristoratori una piattaforma online con oltre 100 servizi completamente gratuiti. Certamente una mano tesa ai gestori, ma ora urge realmente superare le ultime restrizioni di orario e tornare alla normalità che il settore merita.
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