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RedazioneNasce la “Independent Brewers of Europe”, una nuova federazione di associazioni di piccoli produttori artigianali europei di birra uniti per lavorare in sinergia e a sostegno, tutela e valorizzazione del comparto. Ne fanno parte le associazioni di 10 Paesi come Germania, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Svizzera e Repubblica Ceca. Tra gli ideatori e protagonisti del progetto vi è Unionbirrai, l’associazione nazionale dei piccoli birrifici artigianali indipendenti italiani creata nel 1999.
Ascoltiamo le parole di Simone Monetti, segretario generale di Unionbirrai associazione principale artefice del progetto:
D.: Come nasce questo progetto e quali sono le sue finalità?
«Independent Brewers of Europe nasce da un’idea di Unionbirrai. Noi, ovviamente, come associazione, siamo sempre in prima linea nella difesa degli interessi dei birrifici artigianali del nostro Paese e abbiamo colto, già nel 2018, l’importanza di creare una rete a livello europeo e far sentire la voce dei piccoli produttori indipendenti, appunto in campo istituzionale a livello continentale. Abbiamo promosso nel 2018 un primo incontro fra l’associazione omologa di Unionbirrai a Bruxelles a cui sono seguiti alcuni meeting Unionbirrai online, soprattutto, in periodo pandemico. La svolta è arrivata quest’anno con la creazione di questa alleanza, grazie ad un primo meeting dopo questa prima fase, diciamo preparatoria, che si è tenuta a Vienna a gennaio del 2024, ospitati dall’associazione austriaca che ha visto intorno al tavolo una decina di associazioni che tutelano i birrifici indipendenti in Europa che hanno voluto dare seguito ad un progetto che noi come Unionbirrai abbiamo sempre sostenuto, in cui crediamo moltissimo e che speriamo abbia grandissima fortuna».
D.: Di concreto, cosa conta di fare l’associazione e quali gli obiettivi da perseguire?
«L’obiettivo di Independent Brewers of Europe è chiaro: noi vogliamo difendere la diversità delle specialità birrarie, vogliamo assicurare ai birrifici indipendenti la presenza significativa sul mercato, vogliamo tutelare le loro specificità, la loro identità, valorizzando la ricchezza delle tradizioni birrarie locali ma anche innovative come un po’ nella natura dei birrifici indipendenti di tutto il mondo. Poi, chiaramente, lo scopo è quello di avere una voce unica, unitaria a Bruxelles: siamo in oltre 2mila birrifici associati contando tutti gli associati all’interno delle varie organizzazioni nazionali, quindi, rappresentiamo una forza importante nel panorama birrario europeo, ci proponiamo come interlocutore privilegiato presso le istituzioni per contribuire a creare un quadro normativo che sia favorevole allo sviluppo della birra prodotta dai birrifici indipendenti in Europa».
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