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Redazione“Togliete le stelle Michelin a chi commette abusi sullo staff”. È l’appello, chiaro e forte, lanciato dal sindacato degli chef britannici dopo alcuni fatti di cronaca che hanno gettato luce sulle condizioni di lavoro dei dipendenti del mondo della ristorazione nel Regno Unito dove, troppo spesso, i componenti delle brigate si trovano a fronteggiare atteggiamenti irrispettosi, se non lesivi, della professionalità e della persona perpetrati dai superiori. Siamo d’accordo, togliamo le stelle!
La birra è l’unica bevanda da pasto a pagare le accise. Diminuirle, specialmente per le birre meno costose, significa di fatto stimolare l’intero comparto a crescere, e quindi a generare anche più gettito fiscale. E quanto affermail neo presidente di Assobirra Alfredo Pratolongo. Affrontiamo questa lunga fase di ripartenza stimolando gli investimenti del settore birrario che verrebbero generati da un percorso pluriennale di riduzione delle accise”
Da uno di Zebra Technologies emerge che solo il 20% dei consumatori ripone completa fiducia nella sicurezza del cibo e delle bevande che si mettono a tavola. A questo dato, si aggiunge il 65% degli intervistati che ritiene che il settore del F&B non sia ancora pronto a gestire la tracciabilità alimentare e la trasparenza della catena di approvvigionamento.I danni alla reputazione di un distributore o di un ristoratore in caso di un incidente alimentare possono avere conseguenze a lungo termine. Secondo lo studio di Zebra, infatti, 6 clienti su 10 non tornerebbero mai più in un locale che ha creato un problema alimentare.
Prosegue la collaborazione tra Camst Group e Too Good To Go nella lotta allo spreco alimentare insieme per valorizzare il cibo non consumato nelle gestioni di ristorazione aziendale. Sempre per la lotta allo spreco segnaliamo, I Foodbusters un’associazione che ha adottato e collegato al proprio sito l’app antispreco Bring The Food che consente a chi dona eccedenze di cibo di dedurre l’Iva assolta e ottenere altri benefici fiscali. Non ci butta cibo e si recuperano costi, il vantaggio è doppio.
Secondo il Report 2021 dell’Osservatorio Gelato-Delivery, gli ordini di gelato a domicilio crescono in tripla cifra (+179%) ed quasi raddoppiato il numero di gelaterie in piattaforma (+74%). In termini di gusti e preferenze, spopolano i grandi classici come pistacchio, stracciatella e nocciola, i maggiori ordini la sera a cena e nei week-end. Curiosità, nella speciale classifica geografica della città più amanti del gelato a domicilio, le cosiddette gelato lovers troviamo Gorizia davanti a Parma e Ferrara.
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