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RedazioneIl 2024 si prospetta un anno complesso per l’industria degli alcolici. Problema principale: il potere di acquisto dei consumatori che, dopo il periodo inflattivo, non è dei migliori.
Reggerà bene il trend del low alchol, come anche quello dei ready to drink. Un dato su tutti – viene dagli USA – secondo i dati NielsenIQ, vede i ready to drink alcolici, premium e ultra-premium, cresciuti del 49% nell’ultimo anno. Un fenomeno da tenere sott’occhio!
Per quanto riguarda il mercato italiano il trend del 2024 prevede un ritorno alla classicità con il gin, dopo anni di sperimentazioni, e un boom degli amari artigianali, che affondano le loro radici nella tradizione italiana. Si prevede anche una crescita per gli appassionati di whisky dove i consumatori presteranno più attenzione alla sostenibilità.
Fra i distillati made in Italy la grappa beneficerà del buon lavoro di riposizionamento fatto dai produttori che, negli ultimi anni, hanno saputo attrarre sempre più giovani e crescere nei mercati esteri grazie a prodotti sempre più di qualità, innovativi e con vari tipi di invecchiamento oltre alla promozione del suo utilizzo nella mixology.
La grappa sarà il distillato principe del made in Italy anche a Pasqua – secondo un’indagine svolta da AstraRicerche* – sarà molto apprezzata per 1 italiano su 4. Una cosa, dunque, è certa: il pasto pasquale si concluderà rigorosamente con un bicchiere di grappa, come da tradizione.
*Dati emersi dall’indagine svolta da AstraRicerche per Grappa Libarna (brand di Gruppo Montenegro) su oltre 1.000 persone, tra i 35 e i 75 anni, per indagare le abitudini degli italiani a tavola durante la Pasqua.
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