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RedazioneParte stasera #IOAPRO1501, l’iniziativa definitiva di disobbedienza civile alla quale, hanno aderito 50 mila tra bar e ristoranti sparsi in tutta Italia, i quali stasera apriranno i loro locali violando le misure restrittive del Governo. Fioccheranno multe e sanzioni? È possibile, ma gli organizzatori di #IOAPRO garantiscono assistenza legale. «Ma non è una protesta – spiegano gli organizzatori – aprire è una necessità assoluta per un settore oramai arrivato al collasso».
Fra “io apro” e “io non apro” i ristoratori sono abbastanza divisi e combattuti, contrasti che vengono anche usati nell’agone politico, fra Governo (quello che resta) e opposizione. Emerge un siparietto che i ristoratori italiani non meritano di certo, al di là delle ragioni di chi aprirà, violando le regole, e chi, invece, ritiene non sia il caso. Piuttosto che usare i ristoratori per le battaglie politiche, la politica farebbe bene ad interessarsi seriamente e fattivamente di un comparto che è orami allo stremo, dove i ristori hanno coperto appena l’1% del fatturato perso.
La pandemia non risparmia nessuno, men che meno le manifestazioni fieristiche. Cibus conferma per il 2021 la sua XX edizione fissata in un primo momento al 4 maggio, ma l’imprevedibilità della pandemia suggerisce di valutare lo spostamento in avanti e si parla di giugno o, ancora più in là, di settembre. Unico dato positivo, nella confusione delle date, il 95% delle tremila aziende che avevano prenotato il proprio stand per Cibus 2020, poi cancellata, ha già confermato la propria presenza per la prossima edizione.
Il nuovo e subito apprezzato Prosecco Doc Rosè è al centro del project work che 24ORE Business School ha sviluppato in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, dal titolo “Osa il rosa: il Prosecco DOC Rosé”, ha dimostrato da subito le sue potenzialità riscontrando grande interesse sia sul mercato nazionale che su quello internazionale, con quasi 17 milioni di bottiglie prodotte.
Chiudiamo con un altro simbolo della nostra gastronomia: la pizza che, domenica 17 gennaio, in occasione della festa di Sant’Antuono, patrono dei pizzaioli, celebra la sua Giornata mondiale. Lo fa con una masterclass online aperta a ben 180 Paesi del mondo. Centro delle trasmissioni, ovviamente, Napoli. L’iniziativa è organizzata dal festival “Pizza Village” e dalla guida online “Visit Italy” per celebrare degnamente una delle pietanze italiane più famose al mondo.
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