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Ristorazione, il vademecum per la riapertura. Fipe: “Grave perdita per i ristoranti”

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«Niente Tosap per bar e ristoranti». Sospesa dunque la tassazione per l`occupazione di suolo pubblico. Lo ha annunciato, in conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte presentando il decreto rilancio e aggiungendo che verranno tagliati 4 miliardi di tasse. Del resto il conto alla rovescia è iniziato e la prossima settimana riapriranno i battenti bar e ristoranti. A tal proposito l’Inail ha approntato le Linee Guida rivolte ai ristoratori, contenenti specifiche prescrizioni sulla sicurezza, per evitare, durante la fase transitoria, la diffusione ed il contagio da Covid-19. Vediamo dunque in pillole cosa è richiesto ai ristoratori.

Riorganizzazione degli spazi
Ad ogni cliente dovrà essere riservato uno spazio minimo di 4 metri quadri ed ogni tavolo dovrà essere collocato ad una distanza di almeno 2 metri dagli altri, utilizzando, ove necessario, gli spazi esterni, come ad esempio parte del parcheggio privato, attraverso specifiche deroghe ai vincoli comunali sull’occupazione degli spazi pubblici. Nelle raccomandazioni l’Inail invita gli esercenti ad organizzare una turnazione «innovativa» del servizio, che privilegi la prenotazione obbligatoria al fine di evitare possibili assembramenti. Le modalità di servizio a buffet o similari, invece, andranno eliminate.

Dispositivi di sicurezza
Il personale del locale dovrà obbligatoriamente utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuali, quali mascherine, gel disinfettanti e guanti, oltre, naturalmente, al rispetto della rigorosa normativa sull’igiene di ambienti ed alimenti vigente per la ristorazione. Le Linee Guida escludono, invece, la possibilità di sottoporre i clienti alla misurazione della temperatura corporea. Tuttavia, a loro verrà richiesto di indossare la mascherina in tutte le situazioni diverse dalla seduta al tavolo (pagamento alla cassa, spostamenti, oppure l’utilizzo dei servizi igienici).

Distanziatori in plexiglas
Nei locali in cui non fosse possibile il rispetto delle prescrizioni suddette dovranno essere approntati sui tavoli degli appositi distanziatori, come le barriere in plexiglas, dal cui utilizzo sarebbero dispensati solo i clienti che attestino, tramite apposita autodichiarazione, l’appartenenza allo stesso nucleo familiare.

Menù monouso o digitali
Per evitare la trasmissione del virus bisognerà ricorrere a menù alternativi rispetto a quelli tradizionali. La lista delle pietanze, ad esempio, potrebbe essere trascritta su lavagne oppure resa consultabile attraverso app e siti web, così come si potrebbe presentare il menù del giorno stampato su fogli monouso.

Modalità di pagamento elettronica
I tecnici dell’Inail consigliano pagamenti elettronici con contactless, considerata come forma più sicura, con la possibile installazione di barriere sparatorie alla Cassa.

Igienizzazione in sala
È previsto l’obbligo di installare punti di igienizzazione all’interno della sala opportunamente segnalati a beneficio dei clienti. Occhio anche all’areazione dei locali, per la quale va favorito il ricambio naturale attraverso porte e finestre, mentre per gli impianti di condizionamento è necessario il rispetto delle norme sanitarie anti COVID-19.
Un vademecum che ha suscitato non poche polemiche. «Con una persona ogni 4 metri quadri, i ristoranti italiani perderebbero in un sol colpo 4 milioni di posti a sedere, ovvero il 60% del totale», è il commento di Fipe.

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