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RedazionePubblicato l’annuale Rapporto CENSIS che ci svela un paese più povero, dove i redditi sono calati del 7% degli ultimi vent’anni e con gli Italiani intrappolati nella sindrome del galleggiamento, come riportano i titoli dei giornali.
Il rapporto ci dice anche che gli italiani son più soli: sono in aumento le persone che vivono da sole, il Censis ne conta 5 milioni e ottocentomila. Fra le diverse criticità che il rapporto evidenzia, però, leggiamo anche delle note positive per il mondo dei consumi fuori casa: per il 46,6% degli italiani i luoghi in cui si preferisce coltivare le relazioni sociali sono ristoranti, bar e pub.
Per quanto riguarda i consumi fuoricasa e gli aumenti, diversi produttori hanno già messo mano ai listini per il nuovo anno, nonostante l’inflazione sia in netto calo. Iniziative che da monte a valle andranno a ritoccare ancora in aumento i costi delle consumazioni nei locali, una condizione che non favorisce quella ripresa dei consumi che tutti invocano. Aumenti che, nei locali del fuoricasa in Italia, sono a macchia di Leopardo, infatti, c’è un’interessante indagine di Altroconsumo su dati Istat riferita al prodotto pizza: quanto costa mangiare una pizza fuori casa? Il prezzo varia sicuramente a seconda del condimento scelto, del locale, del quartiere in cui ci si trova e, sicuramente, da città a città, da Nord a Sud Italia.
L’indagine di Altroconsumo fa una media fra locali alto spendenti – del tipo Crazy Pizza, dove una pizza a menù quota anche fino a 60 euro – e locali più popolari, ubicati in piccoli centri urbani dove la pizza a volte non supera i 4 euro.
Questa la classifica delle citta più care (una pizza più bibita):
Tra le città dove si spende in media meno di 10 euro per una pizza e una bibita, troviamo 4 città del Sud, tra cui quella della pizza per eccellenza: Napoli. La cara vecchia pizza è sempre la consumazione più abbordabile, fatte salve le eccezioni alla Crazy Pizza. L’inchiesta Altroconsumo conferma inoltre che si spende circa il 4% in più di quanto spendevamo a settembre 2023 per il pasto in pizzeria, mentre rispetto a 2 anni fa (settembre 2022) la spesa nelle città considerate è aumentata in media del 9% e rispetto a settembre 2021 l’incremento è stato del 16%.
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