Nuove regole e birra: c’è chi abbassa la gradazione

La birra, una categoria che in qualche modo è nell’occhio del ciclone a causa dell’ormai famoso nuovo codice della strada che, di fatto, dati alla mano, oltre che a migliaia di rimostranze da parte degli operatori del settore, ha dato un busco freno ai consumi di bevande alcoliche nelle ultime settimane.

In attesa che la buriana passi e che si possano rivedere le poco chiare procedure di rilevamento dei parametri ed il livello delle sanzioni, qualche produttore prova a rimediare stravolgendo le produzioni: il Birrificio 17 di Castello di Godego lancia sul mercato una birra al 2,2% di gradazione alcolica, l’hanno chiamata la birra SALVA PATENTE. I produttori la proporranno anche ad un prezzo speciale: la birra media costerà come una piccola. Vedremo se andrà a tutta birra, o no…

Sta di fatto che, al netto delle restrizioni da nuovo codice della strada, il 2025 in generale per i consumi della birra dovrebbero seguire il trend moderato dell’anno appena concluso. Dai dati Horeca Panel che ci fornisce Circana leggiamo sul periodo Gennaio-Ottobre 2024 – rispetto allo stesso periodo del 2023 – un trend a valore del 4,7% e a volume del 2%. Dati non propriamente entusiasmanti che mostrano un rallentamento dei volumi sia per effetto di un’estate 2024 al di sotto delle aspettative, ma anche per via di un generale rallentamento delle presenze fuori casa. Secondo le valutazioni di Circana per questo 2025, al netto di mesi di rimbalzo su periodi significativamente negativi registrati, non ci attendono rilevanti accelerazioni nei tassi di crescita.

Una mano tesa per i produttori di birra italiani la troviamo nell’ultima legge di bilancio che, a partire dal primo gennaio, stabilisce che si applichino talune disposizioni in materia di accisa ridotta sulla birra che riprendono quelle a legislazione vigente, per gli anni 2022 e 2023.

L’Allegato I del Decreto Legislativo n. 504 prevede, per la birra, l’accisa pari a € 2,35 per ettolitro e per grado-Plato. La modifica in esame prevede che l’accisa venga decurtata del 50% per i piccoli birrifici con produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri, del 30% per i birrifici con produzione annua superiore ai 10.000 ettolitri e fino ai 30.000 ettolitri e del 20% per i birrifici con produzione annua superiore ai 30.000 ettolitri e fino ai 60.000 ettolitri.

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