Il trend del Beverage Horeca, relativo al mese di giugno – riscontri anticipati da Formind – ci porta finalmente dei dati positivi: giugno ‘25 su giugno ‘24 (come macro dato beverage Horeca) segna un più 6% a volume e un più 8% a valori.
Numeri confortanti che consentono quasi di pareggiare il gap dei primi mesi dell’anno rapportati al progressivo gennaio-giugno. La parte del leone a giugno l’ha fatta l’acqua minerale, complice il gran caldo, bene anche la birra fra fusti e bottiglie.
Per quanto riguarda la birra, nonostante a giugno abbia registrato uno scossone positivo nel medio periodo, i dati di consumo non sono confortanti, a differenza dei Paesi come Brasile e India che registrano ottime performance, nello specifico per le birre premium, basti pensate che in Brasile questa tipologia di birra ha segnato +14% in volume (nel 2024) con una spesa crescente da parte di consumatori di fascia medio alta. I riscontri sono di LWSR leader nelle analisi di mercato beverage secondo la quale – per quanto riguarda le premium – i consumi vanno bene anche in Francia e Spagna.
In Italia, nonostante a giugno la birra sia andata bene, c’è ancora da recuperare. Per il beverage alcolico c’è una nuova statistica sempre di IWSR conferma che la spesa globale per l’alcol sta diminuendo sotto la pressione dell’inflazione e del cambiamento nelle abitudini di consumo. Ma non ovunque, né per tutti. La ricerca IWSR condotta su 15 mercati globali mostra un panorama variegato. Da un lato, mercati come Stati Uniti e Cina registrano forti cali nella spesa, mentre Europa sembra mostrare segnali di stabilizzazione.
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