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3 anni fail
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RedazioneLe Fiamme Gialle di Como sono in azione per contrastare la commercializzazione illegale di bevande alcoliche provenienti dai mercati esteri. L’intervento dei finanzieri comaschi ha permesso di disarticolare un sistema che introduceva alcolici clandestinamente, da Paesi esteri, tramite “canali” non autorizzati, evitando in particolare lo stoccaggio degli stessi in depositi fiscali italiani, ovvero impianti autorizzati dall’Amministrazione Finanziaria a fabbricare, trasformare, detenere, merci sottoposte ad accisa.
L’indagine ha permesso di intercettare oltre 4.500 bottiglie di alcolici e super-alcolici di contrabbando come whisky, tequila, rum, vodka e birra. La incresciosa e fraudolenta pratica del contrabbando di bevande alcoliche per sottrarre accise e Iva non è, purtroppo, una novità sul mercato italiano delle bevande. Una pratica che “inquina” il mercato e mette in difficoltà la stragrande maggioranza di distributori onesti.
Un mesetto fa è stato beccato un altro furbone a Cittadella che comprava bibite alcoliche e analcoliche dall’estero alleggerite dall’Iva, per un’evasione da 560 mila euro. Protagonista della frode una società dell’alta padovana, smascherata dall’Agenzia delle Accise, delle dogane e dei monopoli di Padova attraverso un’indagine nata dalla verifica delle informazioni ricavate dal sistema elettronico comunitario di scambio di dati sull’Iva (Vies), grazie al quale gli investigatori sono riusciti a controllare la fatturazione e la spedizione di bevande alcoliche e analcoliche, provenienti da fornitori bulgari e immesse sul mercato nazionale tra il 2020 e il 2021.
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