I consumi fuoricasa in ottica 2024 – almeno in questi primi giorni dell’anno – sono abbastanza indecifrabili e poco prevedibili, non per nulla, dagli economisti il 2024 viene etichettato come l’anno dell’incertezza.
Tuttavia, di certo c’è volontà da parte dei consumatori del fuoricasa, ma devono fare i conti anche con il calo del loro poter d’acquisto. Tra il 2023 e il 2024, relativamente al settore dei consumi fuoricasa, non si rileva nessuna discontinuità.
Dunque, che anno è stato il 2023?
Secondo un’analisi di CGA di NIQ – che fa il punto sulle principali tendenze fuori casa per aiutare fornitori e operatori a identificare le opportunità di crescita – il 2023 è stato un anno abbastanza particolare dal punto di vista dei consumi.
Ascoltiamo sul punto Daniela Cardaciotto On Premis Sales Leader di CGA Società di Nielsen IQ:
«Il 2023 è stato un anno particolare dal punto di vista dei consumi, perché l’incremento dei prezzi e il costo della vita è impattato sul potere d’acquisto dei consumatori in casa overall, inevitabilmente anche per i consumi fuoricasa. Infatti, in questi ultimi mesi del 2023, soprattutto, abbiamo osservato un decremento, un calo nella frequenza di visita con circa un terzo dei consumatori che dichiara di uscire meno spesso a mangiare e a bere fuori casa. È anche vero che in un periodo di crisi è importante per le aziende capire dove stanno le opportunità di crescita e, a tal proposito, abbiamo effettuato un’analisi sulla Generazione Z che ci rivela che, a fronte di questo calo overall nella frequenza di visita, esiste una fetta di consumatori che rimane altamente fedele al consumo fuori casa e soprattutto ha intenzione di continuare a frequentarlo in maniera più frequente rispetto al passato».
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