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Redazione
Grazie alla presenza della tecnologia digitale il mondo della ristorazione italiana si prepara a una rivoluzione senza precedenti, con investimenti tecnologici che promettono di trasformare radicalmente l’esperienza di clienti e operatori entro la fine del 2025.
Dall’intelligenza artificiale, che prevede l’affluenza nei locali, alle cucine robotiche che garantiscono standard qualitativi costanti; la tecnologia non è più un optional, ma una necessità competitiva per sopravvivere in un mercato sempre più esigente. L’AI, in particolar modo, sta diventando il cervello operativo dei ristoranti moderni, capace di analizzare in tempo reale dati su vendite, sprechi e preferenze dei clienti per ottimizzare ogni aspetto del servizio.
Gli stessi sistemi predittivi basati su AI permettono di prevedere l’affluenza analizzando variabili come meteo, eventi locali e trend storici, consentendo ai gestori di ottimizzare turni del personale e approvvigionamenti con una precisione mai vista prima. Intelligenza artificiale, quindi, sempre più al servizio della ristorazione.
Un esempio concreto è rappresentato dalle soluzioni che offre The Fork, piattaforma leader in Europa – che non gestisce le prenotazioni – ma che attraverso l’utilizzo di AI suggerisce ai clienti gli orari più opportuni, quelli meno affollati. Inoltre, l’implementazione di chatbot e assistenti virtuali sta rivoluzionando anche il customer service, gestendo prenotazioni, richieste speciali e feedback H24 per tutti i giorni della settimana, liberando il personale per concentrarsi sull’esperienza in sala.
Chatbot sempre più evoluti che puntano anche ad essere “perfetti” per la più delicata funzione di customer care, un fattore più che strategico nella relazione tra brand e consumatore. Secondo una ricerca realizzata da Ipsos Doxa, presentata in occasione del recente Forum Retail, il servizio clienti viene contattato per richieste di informazioni (40%), assistenza (50%) e reclami (10%). L’utilizzo dell’AI nella ristorazione in Italia è in crescita, ma altri Paesi sono più avanti. Secondo un report della piattaforma di consumer intelligence Tastewise, che cita uno studio di Popmenu, il 34% dei ristoratori statunitensi ha già adottato la tecnologia AI e un altro 48% prevede di farlo nel 2025.
Questo cambiamento segna un nuovo standard, per Tastewise: “l’AI non sta emergendo, è già operativa. Nel settore alimentare sta cambiando chi prende le decisioni e la velocità con cui vengono prese. Nel 2026, i leader della ristorazione non si limiteranno a sperimentarla, ma la integreranno nel processo decisionale quotidiano”.
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