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BTO ancora un successo. Filippo Galanti presenta il manuale dell’enoturismo

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Torniamo a parlare di BTO Be Travel Onlife – il laboratorio collettivo di innovazione e nuove frontiere del turismo – che nella storica location della Leopolda a Firenze ha celebrato la sua 17ª edizione, confermandosi un successo che si rinnova anno dopo anno.

Con quasi 400 speaker nazionali e internazionali e 90 eventi distribuiti su due giorni, BTO ha avuto come filo conduttore Cross-Travel, un invito a superare i confini creando esperienze in cui la tecnologia amplifica – senza sostituire – intelligenza, empatia e creatività umana. Ancora una volta al BTO è emerso che il turismo è una materia tecnica, articolata, un sistema industriale di enorme rilevanza per il nostro Paese. Muove competenze, investimenti, filiere complesse e continua a crescere, assumendo un peso strategico paragonabile ai grandi comparti produttivi.

Abbiamo chiesto a Nicola Zoppi, Coordinatore del topic Hospitality per BTO, formatore e consulente per Mind Lab Hotel, un commento sull’evento fiorentino – sbobi

«È appena terminata la 17ª edizione di BTO e il riscontro è estremamente positivo. Speaker italiani e internazionali ci hanno offerto stimoli interessanti e preziosi per affrontare lo scenario attuale del turismo in un’ottica di Cross Travel. Questo era il tema dell’edizione. E allora ci siamo divertiti a declinare nei vari topic. Io ho lanciato la Cross Hospitality con la valorizzazione della scoperta dell’ibrido e Open Air in un binomio di successo tra natura e tecnologia. E poi ancora Crossover con Guido Martinetti che passa dal gelato e poi al vino, all’ospitalità di lusso con lo stesso vincente metodo ossessivo della perfezione. Il trend intelligenza artificiale con contrapposizioni forti, come i due guru internazionali che parlavano della felicità nel lavoro. E poi ancora provocazioni e cassetti degli attrezzi in un’ottima armonia di contenuti misti. Il successo, a mio giudizio, di questa edizione risiede nell’essere riusciti a incuriosire e a stimolare la consapevolezza di vivere finalmente un momento di grandi cambiamenti. Grazie a tutti voi».

Sulla ribalta al BTO, come sempre, il Food & Wine, dove è merso che l’enogastronomia non è più un segmento, ma un sistema. Un ecosistema che muove filiere, valorizza territori e ridefinisce il turismo esperienziale come motore di sviluppo sostenibile. A BTO 2025 l’Italia si è confermata la destinazione più desiderata al mondo, superando Stati Uniti e Australia. Un primato stabile anche tra i repeater. Il dato è emerso da Ipsos Doxa, la cui ricerca indica però la necessità di rinnovare il racconto del food & wine per intercettare le nuove generazioni.

Un settore in special modo quello dell’enoturismo dove anche la tecnologia gioca un ruolo decisivo, come dimostra il successo di piattaforme come Divinea. Non mancano a supporto specifiche pubblicazione come il “Manuale dell’Enoturismo Italiano: dall’improvvisazione al metodo”, pubblicato da Wine Tourism Hub. Il volume nasce con l’obiettivo di fornire alle aziende vitivinicole strumenti operativi per trasformare l’accoglienza in Cantina da semplice attività di rappresentanza a un modello di business strutturato.

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