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RedazioneLo studio globale di NielsenIQ “Global State of Health & Wellness 2025” di NielsenIQ ha esaminato i nuovi comportamenti dei consumatori in ambito salute e benessere, includendo approfondimenti regionali in 19 Paesi con un focus su temi chiave quali fiducia e influenza, nutrizione, benessere mentale, tecnologia per la salute e acquisti consapevoli.
Quali sono le evidenze emerse per il mercato e i consumatori italiani?
Lo abbiamo chiesto a Alessandra Gaudino, Senior Consultant – FMCG Customer Success Italy di NielsenIQ:
«Italiani e cibi salutistici, dalla nostra indagine emerge che il nostro panel di intervistati – in linea con i trend globali – per il 41% ha indicato di voler incrementare nel prossimo anno l’acquisto di alimenti ad alto contenuto di fibre, come, ad esempio, frutta, verdura, cereali integrali, fagioli, noci e semi. Sembra, inoltre, crescere l’attenzione alle diete vegetali con alto contenuto proteico: il 32% è intenzionato a consumare più quinoa, lenticchie, tofu e ceci. Se aumenta l’impegno verso un’alimentazione sana, dunque, ad essere eliminati dalla dieta sono i cibi ultra processati, ovvero quelli contenenti ingredienti o additivi lavorati industrialmente. Infatti, non solo non rientreranno nel carrello degli italiani nei prossimi 12 mesi – solo il 2% dichiara di volerne acquistare di più – ma godono anche di una cattiva reputazione secondo il 51% degli intervistati».
Sospinto dal trend benessere e salutismo il cambiamento delle abitudini di acquisto è, quindi, in atto e a quanto dichiarato da Alessandra Guadino aggiungiamo che gli italiani, rispetto ai consumatori europei, dichiarano di assumere un approccio proattivo al mantenimento della propria condizione di salute (+4 pp rispetto alla media europea) e, in aggiunta, il 35% è alla ricerca attiva delle novità sul mercato per raggiungere i propri scopi salutari. Il budget destinato a queste spese è considerevole: quasi la metà degli italiani, infatti, è disposto a spendere dagli 88 ai 400 euro al mese per assicurarsi uno stile di vita volto al benessere. Pertanto, alla luce di queste evidenze, la seconda domanda che abbiamo posto ad Alessandra Guadino è:
Come le aziende di produzione possono cogliere al meglio questo trend?
«Quando si tratta di scelte nella sfera di salute e benessere, emerge chiaramente una ricerca di informazioni affidabili. Oggi, quindi, i brand operanti nel settore devono andare oltre l’innovazione di prodotto e offrire chiarezza, accessibilità economica e ispirare fiducia I consumatori sono pronti a investire nel proprio benessere ma hanno bisogno di essere orientati. E per le aziende è possibile conquistare la lealtà dei consumatori – anche nei segmenti premium – assicurandosi che l’intero portafoglio prodotti abbia un focus sul benessere, sia eticamente realizzato, sostenibile e socialmente responsabile».
Oltre al trend salute e benessere cresce anche la domanda di prodotti socialmente responsabili. Oggi, il concetto di benessere assume molteplici sfaccettature abbracciando anche quelle di sostenibilità e responsabilità sociale, che diventano sempre più interconnesse nella visione dei consumatori. In linea con i trend globali, il 61% degli intervistati in Italia sarebbe disposto a pagare di più sia per articoli eticamente prodotti sia per prodotti considerati responsabili dal punto di vista sociale (a sostegno di comunità, popolazioni vulnerabili ecc.)
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www.nielseniq.com/global/global-state-of-health-wellness-2025/
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