Connect with us

Short News

Wine & Spirits: il pericolo dazi

Pubblicato

il

La nuova amministrazione Trump ha minacciato di introdurre sui beni d’importazione i super dazi, fra i quali anche i prodotti agroalimentari. Si parla addirittura di dazi del 200% su vini e altri prodotti alcolici provenienti dall’Unione Europea, in risposta ai dazi del 50% imposti ieri dall’UE sul whiskey americano.

È bastato il solo annuncio che le azioni dei principali produttori di spirits europei hanno subito un forte calo, un problema enorme visto il valore: si parla di miliardi del mercato americano per i prodotti dell’agroalimentare.

Quali sono i rischi che corrono i produttori italiani?

Lo abbiamo chiesto a Micaela Pallini, presidente di Federvini: «La situazione è molto complessa: dopo i primi giorni di caos, al momento, sembrerebbe tutto sospeso. Siamo molto preoccupati. I rischi sono, con un dazio così alto, di perdere praticamente tutto; consideriamo che questo è il nostro mercato principale e quindi per vini e spirits italiani sarebbe un danno enorme».

Micaela Pallini ci conferma che i rischi e i danni per i produttori italiani sarebbero enormi, ma molti si chiedono quanto la politica dei dazi americani costituisce un problema anche per i consumatori italiani, quindi, l’altra domanda che rivolgiamo a Micaela Pallini è: teme che questo gioco al rialzo possa incidere anche sui listini dei produttori italiani per il mercato interno?

«Purtroppo la politica dei dazi è un gioco difficile da vincere, quali possano essere i riflessi sul nostro mercato interno onestamente è difficile dirlo in questo momento, se la perdita di redditività di altri mercati innescherà poi una spirale inflattiva ulteriore su altri prodotti italiano non è da escludere. Quindi, siamo molto attenti, siamo preoccupati, cerchiamo di fare quanto in nostro possesso, quanto in nostro potere per spingere le autorità e il Governo a trovare una soluzione di dialogo e non di scontro con il mercato americano».

Non si può escludere l’effetto boomerang anche per i consumatoti italiani, conferma il presidente di Federvini, un ulteriore rialzo dei prezzi al consumo delle bevande alcoliche costituirebbe un ulteriore gap oltre quelli che già ci sono, vedi sanzioni nuovo codice della strada.

Sempre a Micaela Pallini abbiamo chiesto: quanto l’impatto mediatico delle nuove sanzioni stia ancora drenando i consumi?

«L’introduzione del nuovo codice della strada è stato veramente un momento difficile che il mercato non ha ancora assorbito soprattutto perché non è stata accompagnata da un’adeguata informazione né è stato proposto, trovato, suggerito al consumatore che si potevano trovare delle altre soluzioni. Spiegato innanzitutto che i limiti sono rimasti gli stessi, sono cambiate chiaramente le sanzioni che vengono applicate nel caso in cui uno ecceda questi limiti, dall’altra parte si può anche fare della propaganda, della promozione, della informazione per esempio spiegando che si può trovare una persona che non beve nella serata, che magari è la persona che guiderà oppure supportare il servizio dei trasporti a favore per evitare che ci siano dei riflessi troppo negativi. In questo momento il mercato sta soffrendo, ci sono delle perdite a doppia cifra e anche questo è un ulteriore elemento di preoccupazione».

Approfondisci questa e le altre notizie del giorno in Horeca Short News Podcast ⬇️

Continue Reading
Advertisement
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Copyright © 2023  www.horecachannelitalia.it - Per info: info@horecachannelitalia.it - WhatsApp: 366 428 1537

Direttore: Giuseppe ROTOLO giuro@inputedizioni.it

Iscrizione al R.O.C. n°6648 - Testata registrata al Tribunale di Bari  al nr. 14/2020

Web Agency Agosdesign