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RedazioneIl semi lockdown dell’Horeca, con chiusura alle 18:00, sperando che non diventi totale, causerà perdite certe al fuori casa italiano. In queste ore si rincorrono calcoli e ipotesi. Secondo quanto denuncia Coldiretti, per il prossimo mese di novembre, le aziende di produzione Food&Beverage fattureranno almeno un miliardo di euro in meno. A questo miliardo bisogna poi aggiungere i costi di distribuzione, altri 350/400 milioni di euro circa. Una somma che poi, andando avanti nella filiera fino ai locali e ai servizi di somministrazione al consumatore finale, praticamente raddoppierà fino a 2,7 miliardi. Esattamente le somme che FIPE denuncia non incasseranno per il mese di novembre i 330mila locali Horeca. Alla fine, i conti quadrano anche se non tornano.
Anche il comparto della distribuzione automatica di bevande e snack è vittima del DPCM. I minori incassi per il settore, secondo quanto denuncia una nota di CONFIDA, derivano dall’implementazione dello smart working sia nella Pubblica Amministrazione che nelle aziende private. L’associazione di categoria dichiara che le oltre 4000 aziende che operano nel settore, registreranno una perdita di incassi superiore al 50% lamentando, inoltre, che la distribuzione automatica non è stata inclusa nel DL Ristori.
In questi mesi così difficili per il consumi extradomestici, Assobirra – l’Associazione che riunisce le più importanti aziende birraie italiane – propone al Governo due azioni a supporto dell’intera filiera: una riduzione delle accise da un lato che, ricordiamolo insieme all’IVA, gravano per più di un terzo sul prezzo al consumo, e un sostegno immediato al canale Ho.Re.Ca. dove un ruolo fondamentale è assolto dai distributori di bevande che hanno, nella categoria birra, almeno il 40% del loro fatturato.
Un download per lasciare aperti i locali Horeca dove accedere, magari anche dopo le 18:00, usando l’App Immuni installato e attivato, praticamente come una sorta di lasciapassare. Un modo sicuro per tracciare e contenere gli eventuali contagi. A pensarci bene, se la usassimo tutti, potremmo evitare rischi e vivere con più tranquillità e, forse, non dovremmo rinunciare ad aperitivo e cena. L’appello viaggia in rete, la proposta è più che sensata. Scarichiamo Immuni!
Domenica 1° novembre si festeggia il World Vegan Day, una giornata dedicata a tutti coloro che escludono gli alimenti di origine animale dalla loro tavola. Al di là dei gusti e delle scelte personali, va detto che questo tipo di alimentazione sta riscuotendo sempre più successo, anche quando si parla di Food Delivery, dove il piatto più richiesto in assoluto è il Vegan Pokè. I buongustai tradizionalisti storcono il naso, ma il trend è questo e poi se c’è gusto non c’è perdenza.
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