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5 anni fail
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RedazioneL’Unione Nazionale Consumatori (UNC), elaborando gli ultimi dati Istat, ha stilato la classifica di quei prodotti e categorie che hanno subito più rincari nel mese di giugno, ossia nella fase post lockdown. Se i rincari più alti sono stati registrati sui voli aerei volati del 36,4% nel solo mese di giugno, all’ultimo posto della classifica troviamo ristoranti e bar. Per i locali Horeca la variazione mensile è solo dello 0,2%. Mangiare e bere fuoricasa costa sempre il giusto.
Sempre meglio le prenotazioni nei ristoranti. Dall’inizio della riapertura a oggi si segnala una crescita a un ritmo del 55% a settimana. Lo annuncia The Fork, app di prenotazione online dei ristoranti. Per sostenete al meglio la ripartenza del settore The Fork ha lanciato una sorta di hub dove, per i ristoratori, sono a disposizione consigli e strumenti per affrontare e accelerare la ripresa con maggiori informazioni, nuove modalità e incentivi economici per ottenere più prenotazioni online.
Se la passa male il nostro olio d’oliva, il crollo dei prezzi pagati ai produttori è del 44% a causa di abbondanti scorte di olio “vecchio” spagnolo che è finito sul mercato italiano. Inoltre, secondo un’analisi della Coldiretti, a pesare sul comparto è stato soprattutto l’arresto del canale della ristorazione, che rappresenta uno sbocco importante per l’olio Made in Italy. Il danno complessivo di questa annata, per il comparto olivicolo italiano, sarà alla fine di 2 miliari di euro.
Nelle Ghost Kitchen c’è un pezzo di futuro ed è da lì che dobbiamo partire, qualora volessimo immaginare come sarà la ristorazione del domani. Lo riporta un interessante articolo su Linkiesta firmato da Anna Wiener che analizza la realtà negli USA. Moltiplicazione di startup, applicazioni e marchi ristorativi che esistono in funzione del web, che puntano a costruire nuove economie di prossimità su fondamenta di natura altamente tecnologica. Ma alla lunga questi fenomeni, più virtuali che fisici, si mangeranno anche la cara vecchia pizzeria con i suoi muri, le sedie e i tavoli? Speriamo di no!
La speranza trova conforto nella notizia che a Milano, nel cuore del Design District, apre il primo Tannico Wine Bar. In questo caso il virtuale diventa reale, visto che Tannico è il principale operatore di e-commerce nel settore del vino e che, a giugno scorso, ha visto Campari Group acquisirne il 49% delle quote. Che sia l’inizio della creazione di una rete di locali… fisici?
È possibile!
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