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RedazioneContro l’ultimo DPCM proseguono le manifestazioni dei gestori dei locali Horeca: dai fiumi di birra versati per strada a Roma alle proteste nelle vie di Milano, sino a Napoli e in tante altre piazze italiane. Il settore si mobilita come mai prima d’ora, segno davvero che vive un disagio senza precedenti. La denuncia è unanime “la chiusura dei locali alle 18:00 non abbassa i contagi” e quanto il Governo promette di dare ripaga solo in minima parte quanto il settore perderà.
Ieri, giornata di incontri fra il premier Conte e le Associazioni di categoria. Sono stati promessi ristori in tempi rapidi e certi. Ma, in molti, corrono il rischio di ricevere solo qualche prebenda, come le aziende di distribuzione food&beverage – oltre 4000 imprese in Italia – e, soprattutto, i loro agenti e venditori, un esercito di 50mila addetti che ora ha ben poco da vendere. Una categoria invisibile che trotta ogni giorno per garantire prodotti e servizi ai locali Horeca. Gente da marciapiede che, il Decreto Ristoro, potrebbe lasciare a piedi.
Lo chef stellato Massimo Bottura rivolge un appello al premier Conte. Queste le richieste avanzate: «consentire ai locali di stare aperti almeno fino alle 23; parametrare le quote di ristoro ai fatturati delle aziende; cassa integrazione almeno fino alla stabilizzazione del turismo europeo; totale decontribuzione per tutto l’anno 2021 con abbassamento dell’aliquota Iva al 4%». Proposte ragionevoli che condividiamo e appoggiamo.
Si chiama Grocket, la nuova soluzione italiana di grocery online store, finalizzata ad accelerare il processo di digitalizzazione nel comparto Food&Beverage. La nuova piattaforma di e-commerce, sviluppata da The Innovation Factory, poggia le sue basi sulla tecnologia Magento. «Grocket – annuncia il CEO Pablo Liuzzi – si rivolge al target specifico del food & beverage ed è, a tutti gli effetti, un acceleratore per la realizzazione di progetti di e-commerce con tecnologie e funzionalità avanzate».
In quest’epoca di pandemia e restrizioni ci sono anche le belle notizie, come l’apertura Sanga-BAR, a Thiene in Provincia di Vicenza, un bistrot molto molto speciale la cui vocazione è l’inclusione, dove cappuccini, torte e biscotti sono preparati e serviti dai ragazzi con disabilità cognitive. Il progetto si chiama: “Abilmente: un ponte tra scuola e lavoro per la disabilità”. È così che, in tempi di chiusure e paure, l’Horeca apre le porte per essere, come è nella sua natura, mondo inclusivo e a vocazione sociale.
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