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RedazioneRelativamente ai consumi fuori casa c’è uno studio di CSA Research basato su oltre 8.000 interviste CAWI in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Paesi del Golfo per conto di Fiera Milano. Il punto centrale della ricerca è stato quello di verificare: “Cosa significa oggi mangiare fuori casa? Un gesto di piacere, una pausa funzionale, un’esperienza da condividere?”
Ebbene, il sondaggio ha restituito un quadro sfaccettato e in continua evoluzione, utile per comprendere quali differenze culturali e nuovi fattori di scelta possano trasformarsi in opportunità di business emergenti per gli operatori del settore. Queste le evidenze più rilevanti: cominciamo con l’Italia nel nostro paese oltre il 63% degli intervistati ha dichiarato di aver mangiato fuori almeno una volta nella settimana precedente. Le occasioni preferite sono la cena (50,3%) e il pranzo (25,9%), mentre tra le motivazioni prevalgono lo svago (37,4%), il desiderio di condividere tempo con familiari e amici (28,6%) e la voglia di mangiare bene (7,6%).
A scegliere con più frequenza questi format sono gli uomini (69%), soprattutto nella fascia 18-54 anni, laureati, residenti in aree urbane e con buona disponibilità economica. La scelta della cena come momento privilegiato (50,3% delle ultime uscite) rafforza l’idea di un consumo connotato da un desiderio di gratificazione e socialità, in cui il valore esperienziale è tanto importante quanto quello nutrizionale. Allargando il focus all’Europa la ricerca scopre che il pasto fuoricasa si conferma rito sociale fortemente codificato, in cui gioca un ruolo chiave la convivialità. In Italia e Germania domina la cena (rispettivamente 50,3% e 48,4%), mentre in Spagna e Francia prevale il pranzo (47,1% e 40,2%).
Quello che però accomuna i consumatori europei è l’importanza attribuita all’esperienza complessiva: non solo il cibo, ma anche il servizio, l’ambiente, la narrazione. Lo dimostra, ad esempio, la significativa attenzione alla qualità delle materie prime al menù proposto e alla cura dell’atmosfera, elementi che contribuiscono a trasformare ogni uscita in un momento di appagamento multisensoriale. La qualità resta un riferimento centrale per i consumatori europei, ma assume connotazioni diverse a seconda del contesto culturale. In Francia e Spagna il menù proposto è al primo posto tra i criteri di scelta seguito dal rapporto qualità-prezzo. I francesi scelgono però in funzione della reputazione del locale, mentre gli spagnoli è più determinante la vicinanza del locale. In Germania invece il focus è più orientato alla funzionalità ma si registra anche una crescente attenzione all’origine degli ingredienti e alla trasparenza dell’offerta.
Questa una sintesi dell’indagine di CSA Research che contiene tante altre interessanti informazioni e tendenze che suggeriamo ai nostri ascoltatori di leggere, ci sono dei focus interessanti anche sul mercato degli Stati Uniti dove i punti chiave del mercato sono: funzionalità, rapidità e self-indulgence, mentre nei Paesi del Golfo i consumatori tendono a privilegiare, innovazione, status e sicurezza.
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