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RedazionePronto il nuovo Rapporto Italgrob-Censis dedicato al mondo dei consumi fuoricasa, che sarà presentato ufficialmente alle istituzioni il 23 maggio in uno speciale Convegno nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica.
“Il fuoricasa rende l’Italia Migliore”, un titolo che già rende l’idea di come l’Horeca sia uno dei settori portanti della vita economica e, soprattutto, sociale dell’Italia ma anche del benessere dei cittadini, intesi come consumatori del fuoricasa.
Quali sono i punti cardine di questo studio? Lo abbiamo chiesto a Sara Lena, ricercatrice del Censis:
«La presente edizione parte dal senso che assume la convivialità per le persone, non solo come desiderio e bisogno individuale, ma in particolare come componente decisiva del benessere collettivo. Infatti, la convivialità non è un tratto folkloristico della società italiana ma ha una sua specifica proprietà che la distingue in meglio da quella di altri Paesi perché la rende meno triste e meno depressa, migliorando anche la vivibilità dei territori. Una presenza equilibrata del fuoricasa significa, infatti, disporre di una formidabile piattaforma di creazione di relazioni che coinvolge le persone residenti in loco, quelle che lo raggiungono per fruire dei servizi e quelle che magari si limitano a recarvisi per passeggiare in un contesto frequentato da tanta gente e percepito come vibrante. La diffusa rete degli esercizi pubblici del fuoricasa contribuisce quindi a generare relazionalità e una società, intessuta di relazioni, ha più forti anticorpi per resistere alla solitudine di massa e al rischio di conflittualità tra identità referenziali. Ecco i punti cardine della presente edizione».
Horeca come luogo di socialità, un fattore che distingue e allo stesso tempo valorizza il nostro Paese, ecco un ulteriore plus che emerge dal rapporto…
«Una società come quella italiana con tanti luoghi d’incontro e di convivialità, è meno esposta alle nuove forme di conflittualità e violenza. Ci distinguiamo per un più alto tasso di socialità rispetto a Paesi omologhi in cui l’individualizzazione dei percorsi di vita ha prevalso su ogni forma di legame sociale e attività collettiva, generando un vuoto sociale evidente. L’Italia, malgrado sia stata anch’essa investita dall’individualizzazione degli ambiti di vita, è percepita come un Paese in cui gli spazi pubblici sono ancora molto segnati dalla convivialità cioè da una relazionalità positiva, diffusa che arricchisce e completa le vite individuali e familiari; inoltre la nostra abitudine quotidiana alla relazionalità ci ha preservato da alcune derive regressive potenziate dal web e dai social cioè l’attitudine a stare con persone che la pensano come noi e ad essere verbalmente aggressivi verso chi la pensa diversamente. Il fuoricasa, come insieme di spazi pubblici che rendono possibile l’incontro e la coesistenza nello stesso spazio e nello stesso tempo di persone non necessariamente uguali, ha quindi oggi un valore ancora maggiore, è essenziale il ruolo che svolge nella creazione di comunità aperte e refrattarie e identità autoreferenziali incapaci di coesistere negli stessi luoghi con le loro diversità».
Raccogliamo anche i commenti di Antonio Portaccio, Presidente Italgrob: «Il terzo Rapporto Italgrob-Censis dal titolo “Il fuoricasa rende l’Italia Migliore” completa la trilogia sui consumi fuori-casa, tre specifiche pubblicazioni a cadenza annuale con le quali la Federazione Italgrob, in collaborazione con il Censis, ha voluto e saputo mettere in luce la straordinaria valenza del mercato dei consumi fuoricasa evidenziando, nello specifico, il prezioso ruolo del distributore Food&Beverage. Una categoria di operatori che da sempre è un pilastro imprescindibile del fuori-casa, settore fondamentale nell’economia italiana per numero di imprese, occupazione e redditi che riesce a distribuire. Un settore che, contemporaneamente, è di grande stimolo per il turismo e concorre come pochi a promuovere la cultura gastronomica del territorio. Ma soprattutto, come recita il titolo di questo rapporto, il Fuori Casa rende l’Italia Migliore. L’Horeca quindi come fattore di crescita sociale ed economica verso il quale la politica e le istituzioni dovrebbero prestare maggiore attenzione».
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