Horeca Green, uno dei must per il mondo del Food&Beverage perché – relativamente all’impatto ambientale, alla produzione e consumazione di cibi e bevande – la situazione non è felice. Per nulla. Pensate che secondo i dati pubblicati da Too Good to Go continua, anzi aumenta, lo spreco di cibo.
Oggi ben il 40% del cibo prodotto viene “sprecato” rispetto al 30% di 2 anni fa. Un dato allucinante, che ci indica che circa 12 miliardi di animali vengono macellati ogni anno senza essere consumati. Lo spreco alimentare rappresenta il 10% delle emissioni di CO2 e, se dovessimo pensare allo spreco alimentare come ad un Paese, sarebbe il terzo Paese per emissioni dopo Cina e Stati Uniti.
Anche in Europa non siamo per nulla virtuosi: tanto per cominciare l’UE getta più cibo di quanto ne importi, 153,5 milioni di tonnellate buttate contro le 138 importate. Il consumatore, cioè tutti noi, ha le sue belle responsabilità, basti pensare che in Europa il 53% dello spreco alimentare è imputabile proprio al consumatore.
In Italia sono 67 i kg di cibo pro capite sprecati in un anno a livello domestico, 4 kg pro capite a livello retail. Insomma, c’è una montagna da scalare e si deve cominciare seriamente quanto prima.
Too Good to Go pubblica 5 suggerimenti che il consumatore può adottare a livelli domestico per dare il suo piccolo grande contributo contro lo spreco alimentare e, di conseguenza, contro l’impatto ambientale:
- Imparando a leggere bene le etichette: conoscere la differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione evita che i prodotti vengano gettati anche se ancora buoni;
- Pianificando la spesa con creatività, senza eccedere negli acquisti può aiutare a ridurre gli sprechi;
- Conservare gli alimenti nel modo giusto;
- Riutilizzare e riciclare gli avanzi in cucina;
- Utilizzare al meglio la tecnologia.
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