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Redazione
Le festività di fine anno sono ormai prossime. Un periodo dell’anno dove, nel fuoricasa e non solo, si mette in mostra una particolare è apprezzata bevanda: tra dicembre e gennaio verranno consumati circa 2,5 milioni di ettolitri di birra, pari a 650 milioni di brindisi. Le stime sono di Assobirra e, fra i tanti boccali, ci sarà anche una birra speciale, ovvero la famosa Birra di Natale.
Ma come e dove nasce questo prodotto o – se volete – questa tradizione?
Ebbene, lo abbiamo chiesto a Stefano Baladda docente della UNIBIRRA, il famoso centro di formazione fondato dal mitico e indimenticato Franco Re. Ecco cosa ci ha detto Stefano:
«Parliamo di birra e, in questo periodo, le birre più attese da tutti gli appassionati e cultori è la birra di Natale. Una tradizione antica che risale al periodo del Medioevo dove i monaci, all’interno dei loro monasteri, erano i maggiori produttori di birra e, solitamente, nella stagione invernale – o comunque nel periodo delle feste – producevano delle birre più alcoliche e più speziate, dal colore scuro con questi malti tostati e caramellati, che venivano date in dono ai pellegrini. Ma in generale, questa tradizione nei paesi del Nord Europa, quindi Belgio, Olanda, Germania, Paesi Bassi e i Paesi anglosassoni, i produttori di birra hanno sempre avuto la volontà di celebrare questo periodo con questo tipo di birre, che ancora oggi in Italia vengono bevute e apprezzate moltissimo dal pubblico amante della birra che, appunto, aspetta con ansia questo periodo per poter assaggiare veramente queste specialità, le specialità più tradizionali che arrivano soprattutto dal Belgio e dai paesi anglosassoni, ma anche le specialità italiane viste in chiave più moderna».
Ma quali sono le caratteristiche che deve avere una birra per essere una birra di Natale?
«Le birre di Natale non sono un vero e proprio stile, una vera e propria tipologia di birra, ma nell’arco degli anni hanno, ovviamente, acquisito delle caratteristiche comuni che fanno in modo di avere un gusto e dei profumi, delle sensazioni che identificano proprio queste come le birre di questo periodo. Soprattutto, quelle che sono le birre belghe, sono birre più forti, quasi esclusivamente scure o comunque con questo colore ambrato molto carico, dove la forza, la decisione di questi prodotti, la fa da padrone, per scaldare, ovviamente, il periodo in cui vengono prodotte, quindi l’inverno, e dare un tocco del periodo delle feste, del Natale, con delle spezie molto presenti al loro interno, tra cui soprattutto il chiodo di garofano, la cannella e la scorza di arancio. Negli altri paesi, come per esempio l’Inghilterra, queste birre sono le Christmas Ale e, anch’esse, nonostante la gradazione alcolica più ridotta, per il loro stile rispetto a quella delle birre belghe, sono anch’esse delle birre ambrate o comunque scure con questa nota speziata sempre ben evidente. Differenti sono invece le Christmas Beer o Weihnachts Bier, per meglio dire, in Germania, dove si tende a fare delle birre di bassa fermentazione, delle birre chiare o comunque ambrate con delle gradazioni alcoliche speciali che non si discostano moltissimo dalle loro classiche Spezialbier o Helles, se non per una gradazione alcolica leggermente superiore, ma che solitamente non eccede a quelli che sono i 6 gradi. Birre mielate e maltate che, ovviamente, celebrano questo periodo».
Scure, dense, speziate, ad alta gradazione, come ci diceva il nostro esperto di birre, aggiungiamo pensate per riscaldare e non per dissetare, birre che sono state autenticamente godute dai Beer Lovers recentemente a Fiuggi, nell’ambito del Belgian Beer Fest, dal 6 all’8 dicembre scorso in un evento interamente dedicato a queste fantastiche birre.
Birra per le feste anche se non è proprio quella di Natale, va sempre bene. Tant’è che per valorizzare questa presenza sulle tavole natalizie, Fondazione Birra Moretti ha realizzato una guida agli abbinamenti perfetti, con il contributo degli esperti dell’Associazione Sommellerie Professionale Italiana (ASPI).
«Il Natale è un’occasione speciale per riscoprire la birra come elemento di convivialità, un ingrediente versatile e capace di esaltare anche i piatti più autentici della nostra tradizione» – afferma Paolo Merlin, Direttore della Fondazione Birra Moretti. «La birra può accompagnare il menù natalizio con la stessa eleganza del vino, a patto di rispettare l’equilibrio tra corpo della bevanda e struttura del piatto. Gli esperti ASPI propongono una serie di abbinamenti mirati: i beer lovers sono assolutamente d’accordo».
Sempre sul tema segnaliamo un luogo ormai iconico: La Foresta Natalizia, presso la sede di Birra FORST a Forst/Lagundo (BZ) che nel corso degli anni, è diventato un appuntamento imperdibile: ospitalità, caminetti scoppiettanti, un mercato contadino, con una grande varietà di prodotti agricoli e artigianali, accoglienti casette natalizie – per i momenti di piacere gastronomico con ovviamente a pieni boccali la birra di NATALE firmata Forst.
E allora buona birra di Natale a tutti voi!
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