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RedazioneVenerdì 17 gennaio, giorno che il lunario dedica a Sant’Antonio Abate – o meglio Sant’Antuono, come usano dire a Napoli, protettore del fuoco e dei fornai – ricorre la Giornata Mondiale dedicata alla Pizza, il piatto tricolore più famoso al mondo che in giro per il pianeta registra numeri fenomenali.
Nel 2024 il mercato mondiale della pizza ha superato il valore complessivo pari a 152 miliardi di dollari. Nel medio-lungo periodo è prevista una crescita del settore: fino al 2032 il mercato dovrebbe espandersi ad un tasso di crescita annuale pari al 4,45% in virtù del quale lo stesso potrebbe raggiungere a fine periodo un valore totale pari a 219,9 miliardi di dollari.
Numeri stratosferici per una pietanza che come tutti sanno nasce povera, una “under dog” – come si usa dire – il piatto degli indigenti nella Napoli di una volta, del popolino, nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe diventato un fenomeno planetario. L’under dog, dunque, il brutto anatroccolo che diventa cigno. La storia della pizza è una sorta di favola, assolutamente buonissima, per questo il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità per l’arte del pizzaiolo napoletano ottenuto nel 2017.
La pizza, del resto, è amatissima dagli italiani tanto che c’è un sondaggio online sui gusti degli italiani in termini di pizza, condimenti e curiosità, condotto dalla catena di pizzerie dei F.lli Coppola. I risultati mostrano che il 62% degli intervistati ha confessato di non potere fare a meno della pizza, mangiandola almeno una volta a settimana, mentre il 29% dichiara di andare ogni tanto in pizzeria ma di sognarla spesso e solo il 9% riserva la pizza per le occasioni speciali. Quasi all’unanimità concordano che la pizza migliore sia quella cotta nel tradizionale forno a legna.
Il topping preferito? Vince di gran lunga la tradizionale Margherita, ma nell’universo pizza c’è molto di più della classica tonda, il settore è sempre stato molto dinamico e, come pochi, ha saputo coniugare al meglio tradizione e innovazione, dando vita ad una serie di proposte che trovano sempre più apprezzamento da parte dei consumatori: pizza al taglio o in teglia, la Pinsa romana o le gluten free sempre più richieste, come anche le pizze fusion e le gourmet, ma ci sono anche le dessert.
Insomma, versatilità. L’evoluzione del prodotto pizza è un fenomeno interessante che riflette non solo cambiamenti nei gusti e nelle preferenze dei consumatori, ma anche innovazioni culinarie e influenze culturali. Viva la pizza in tutte le sue golose proposte.
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