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RedazioneTurismo, i cui elementi di attrazione non sono solo i classici monumenti e le bellezze paesaggistiche, c’è anche l’attrattività che crea lo sport ed in particolare i suoi campioni. Un esempio, su tutti, ce lo ha dato il nostro campione Jannik Sinner con la sua vittoriosa partecipazione a Wimbledon (Londra) dove ha rappresentato una buonissima ragione per migliaia di suoi fan: farsi una piccola vacanza a Londra, faccio il tifo per Jannik e visito la città.
Lo stesso vale al contrario. Gli ultimi dati elaborati da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) evidenziano come nel 2024 i turisti stranieri – arrivati in Italia per eventi sportivi – hanno generato un impatto economico pari a 338 milioni di euro (+3,3% rispetto al ‘23), circa 560 mila viaggiatori internazionali hanno scelto il nostro Paese per le vacanze sportive (+4,7% rispetto al 2023), generando circa 2 milioni di pernottamenti (+8,7% vs ‘23).
Ma il turismo gode anche di altri elementi di attrazione irrinunciabili, infatti, i turisti bisogna prenderli anche – letteralmente – per la gola. Degustazioni e cucina tipica sono diventati più di una semplice “esperienza collaterale” al soggiorno, ma spesso la ragione stessa per cui milioni di persone scelgono di venire in Italia.
Sempre dai dati Enit, diffusi dal Ministero del Turismo, il numero dei soggiorni enogastronomici nel 2024 è cresciuto del +176% rispetto al 2023, con 2,4 milioni di presenze internazionali e quasi 400 milioni di euro di spesa. Sicché Il turismo enogastronomico rappresenta oggi un asset strategico per l’economia in Italia, perché capace di generare valore per territori, comunità locali e intere filiere produttive e commerciali.
Tra i mercati che alimentano questo fenomeno ci sono: Regno Unito, Germania, Spagna, Stati Uniti. E per i turisti oggi non ci sono solo le “Strade del Vino”, o i festival dei prodotti tipici, ma anche esperienze più innovative come il trekking tra i frantoi, le cene itineranti nei borghi, i picnic tra le vigne e poi c’è una nuova formidabile gustosa attrazione: la birra.
Su questo tema, tanto in fermento, la casa editrice Lswr ha dato alle stampe la speciale pubblicazione “Turismo birrario – guida per viaggiatori in fermento”. Ben 4 volumi che raccontano 60 itinerari (da Nord a Sud) dove fra storia, arte e bellezze naturali in ogni tappa si scopre con gusto la meraviglia di microbirrifici artigianali che offrono produzioni innovative e di alta qualità.
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