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RedazioneDopo Confcommercio – che ritiene le risorse “insufficienti” e i parametri “troppo selettivi” – e le associazioni dei distributori che chiedono di rivedere il range delle perdite, anche il settore del turismo e la ristorazione collettiva protestano contro il Decreto Sostegni appena varato che, a conti fatti, offre ristori pari al massimo al 5% del fatturato perso nel 2020. Nel frattempo l’Agenzia delle Entrate ha diffuso il modello e le istruzioni necessarie per richiedere il i sostegni previsti da decreto. Gli aventi diritto potranno farne domanda a partire dal 30 marzo fino al 28 maggio.
Male anche la ristorazione collettiva. Massimiliano Fabbro, presidente di Anir Confindustria, l’associazione nazionale che rappresenta le imprese della ristorazione collettiva, intervistato dal Sole 24 Ore, lancia l’allarme: «A fine pandemia ci troveremo con almeno 60 mila licenziamenti riguardanti, all’85% dei casi, personale femminile perché le scelte del Governo in tema di smartworking nella PA stravolgeranno per sempre le nostre imprese».
La ripartenza dell’HoReCa sarà palesemente digitale. Lo conferma l’accordo di convenzione stipulato fra FIPE e Smart Touch per l’utilizzo di menù digitali e sistemi per la ricezione ordini da smartphone. La piattaforma ideata da Smart Touch, riduce le attese per gli ordini al tavolo e migliora la gestione degli ordini d’asporto e delivery. Per gli esercenti più autonomi è invece previsto l’utilizzo della piattaforma per tre mesi al prezzo simbolico di 1 euro e ulteriori tariffe agevolate per tutti,
Il consumo di ready to drink, cocktail pronti in lattina, è uno dei trend più performanti di questi ultimi tempi e richiama gli investimenti delle multinazionali del benerage. Diageo ha deciso di investire 80 milioni di dollari, in due nuovi impianti a Plainfield, Illinois (USA), dove saranno prodotti Smirnoff, Ketel One e Crown Royal, produzione prevista a regime 25 milioni di casse l’anno.
Fa il tris Gucci Osteria. Dopo Firenze e Los Angeles il ristorante italiano contemporaneo, creato da due icone di fama mondiale come la casa di moda di lusso Gucci e lo chef modenese Massimo Bottura, aprirà le sue porte a Tokio dove, oltre a Massimo Bottura, ci sarà lo chef Karime Lopez, già operativo alla Gucci Osteria di Firenze che ha ricevuto la sua prima stella Michelin nel 2020. È il caso di dire: alta ristorazione e moda, sempre più di moda…
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