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4 anni fail
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RedazioneFipe riporta i dati sul secondo mese di riapertura dei ristoranti dalla fine del lockdown. «Il calo medio del fatturato passa dal 50,3% del primo mese di apertura al 41,1% del secondo, ma se nel primo mese di attività il giudizio positivo era dato dal 22,2% delle imprese, queste scendono al 18,1% nel secondo mese». Sale il numero di chi si dice sicuro di non poter più tornare a livelli precovid. Insomma, preoccupazione… quasi rassegnazione.
Come anticipato in una recente intervista su Horeca Channel Italia, giunge dalla Cribis puntuale conferma che – causa Covid – hotel, ristoranti e caffè hanno ancor più allungato i termini di pagamento delle forniture, in media intorno ai 90 giorni. Una problematica che, per lo più, grava sulle casse dei distributori Horeca. «Ma oltre a queste ripercussioni post Covid-19 che stiamo rilevando – commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS – è ragionevole prevedere un effetto “onda lunga” che colpirà le imprese anche nei prossimi mesi».
Il settore va sostenuto, quindi, punta a farlo il Gruppo Bacardi Martini con l’iniziativa #RaiseYourSpirits con la quale – oltre ad aver investito 1.5 milioni di euro in Europa a supporto dei bar e dei bartender durante la crisi Coronavirus – ora, in un circuito di bar selezionati, offre più di 1.800 cocktail fra i quali il fresco e gustoso Martini Fiero e Tonic: 50% di Martini Fiero e 50% di Tonic.
Negli Stati Uniti crescono le vendite di lattine e bottiglie da 375ml di vino. Gli ultimi dati Nilsen parlano di un +80%. Sono 6 i fattori principali che motivano i consumatori, per lo più Millennials e Generazione Z, ad acquistare vino in lattina: convenienza, ampliamento delle occasioni di consumo, sostenibilità, risparmio di costi, qualità, controllo delle porzioni e immagine visiva.
Flessibilità, digitalizzazione, engagement e sostenibilità sono i driver che guideranno la ripresa della ristorazione collettiva. L’hanno annunciato in una webinar firmata Food Service i manager di organizzazioni come Foorban, che punta sull’engagement per una nuova catena del valore, Camst orientata su una maggiore flessibilità organizzativa e un’offerta personalizzata e, infine, Elior che mette al centro dello sviluppo un innovativo ecosistema digitale. In altri termini, la ristorazione commerciale fa le sue prove di futuro.
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