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4 anni fail
Il panino. O il caffè. O la spremuta. Persino un piatto caldo: sulla rete autostradale italiana a partire da metà luglio si potrà mangiare all’aperto, e soprattutto senza fare lunghe file a causa del distanziamento che ancora il Covid -19 ci sta imponendo negli spazi chiusi come sono tutti quelli dedicati al ristoro.
E così il popolo delle vacanze, che quest’estate si muoverà soprattutto in automobile, vivrà, grazie alla tecnologia, un’ esperienza alimentare un po’ più “on air” di quanto non fosse abituata a fare. L’iniziativa è di Autogrill, primo operatore mondiale per la ristorazione in viaggio e un tempo unica o quasi isola alimentare sulle autostrade italiane.
«Il Covid – spiega Andrea Cipolloni, amministratore delegato Europe della controllata della famiglia Benetton – ci ha ridotto del 90% il traffico nei nostri punti vendita, ma ci ha anche spinto a immaginare nuovi modelli di business, e uno di questo, ovviamente è stato il take away».
Ma la semplice vendita di prodotti di asporto non risolve il problema delle code, della presenza di più persone in un luogo chiuso e del tempo di attesa, che per chi viaggia in autostrada spesso è fondamentale. E così Autogrill lancia un sistema che coniuga sicurezza sanitaria, velocità e pagamento digitale che presto potrà essere fatto anche tramite Telepass.
Funziona così: si scarica la app My Autogrill sul telefonino e – una volta individuata l’area di sosta prevista, aiutati dalla geolocalizzazione – si fanno gli acquisti. Il pacchetto viene preparato all’interno della struttura e al viaggiatore non rimane altro da fare che ritirarlo, e consumarlo all’aperto o dove crede. Per chi viaggia e decide invece le soste in base alle pulsioni alimentari del momento, Autogrill ha organizzato un accesso alla app tramite il Qr code: si parcheggia, si inquadra col telefonino la scheda esposta negli spazi auto e si ordina. Il tempo di preparare il piatto o il caffè e si riceve una notifica dell’ordine e la successiva comunicazione che il tutto è pronto per essere ritirato. Il tempo di permanenza all’interno dell’Autogrill è limitato a poche decine di secondi, quanto serve per percorrere il percorso obbligato dall’ingresso all’uscita.
La App è in via di sperimentazione nelle aree di Brianza Sud e di San Giuliano Ovest, è a metà luglio sbarcherà in 45 punti vendita autostradali. Cipolloni è orgoglioso anche di un’altra innovazione introdotta: il packaging scelto per il take away non si risolverà in una colata di plastica riversata nell’ambiente. «Abbiamo scelto delle confezioni molto belle – dice – ma soprattutto riciclabili. Fa parte della nostra filosofia». Già, bisogna evitare di inquinare il pianeta e ridurre gli sprechi. E di cibo, nella rete Autogrill, ne passa molto, attraverso i 442 punti vendita su strade, ferrovie e aeroporti. «Solo per dare un’idea – dice Cipolloni – noi facciamo 150 milioni di caffè al banco l’anno: e cerchiamo di non sprecare nemmeno i suoi residui».
La prova? Chi ne volesse avere conferma la trova negli store a marchio Puro Gusto e Bistrot. I fondi del caffè sono diventati una cosa solida con cui sono stati realizzati pannelli, tavolini, banconi. Un percorso circolare, grazie al quale quel caffè che sto assaporando diventerà il tavolo sul quale berrò il prossimo. Tante novità, insomma alcune delle quali a causa della spinta data dall’emergenza Covid. Ma il virus lascerà una traccia anche nella memoria gastronomica, ci sarà – dopo il panino Camogli – anche un panino “Va via Covid?”. «Questo no – dice Cipolloni – quel virus vogliamo scordarcelo completamente. E speriamo anche presto».
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